Cerratina riapre ai rifiuti Meno costi per 53 Comuni

Torna in funzione l’impianto mobile di pre-trattamento dell’immondizia Gli enti risparmiano 500 mila euro. Ranieri: altre agevolazioni con il porta a porta
LANCIANO. È tornato in funzione mercoledì scorso l’impianto mobile di pre-trattamento dei rifiuti della discarica di Cerratina. Si mette fine così, per 53 Comuni del comprensorio frentano, ad oltre un anno di aggravio di costi per il trasporto, trasbordo e trattamento dei rifiuti indifferenziati.
L’antefatto. A fine dicembre 2012 i Comuni si sono visti recapitare un fax urgente: di lì a pochi giorni i rifiuti indifferenziati non avrebbero più potuto essere trattati nell’impianto mobile frentano e nemmeno trasferiti (per la parte organica, cosiddetta “del sottovaglio”) nell’impianto Aciam di Avezzano, indisponibile al trattamento. I Comuni hanno quindi dovuto sottoscrivere in fretta un contratto con l’unica struttura disponibile a questo tipo di trattamento dei rifiuti: l’impianto privato Deco di Casoni a Chieti, appartenente alla famiglia industriale Di Zio. I costi applicati, però, erano maggiori e si è arrivati a pagare una media di 150 euro a tonnellata, oltre 20 euro in più rispetto a prima.
Il risparmio. Con la riapertura dell’impianto mobile di Cerratina si abbattono i costi di circa 20-25 euro a tonnellata. Ciò significa, ad esempio, che per il Comune di Lanciano quest’anno è previsto un risparmio di 200mila euro. E in generale il risparmio per i 53 Comuni del frentano si aggira sui 500mila euro. «Stiamo prevedendo anche delle agevolazioni per i Comuni che effettuano la raccolta differenziata porta a porta», dice il presidente di EcoLan, Massimo Ranieri. «Contiamo inoltre di trattare circa 20mila tonnellate di rifiuti di cui 5mila, quelle del sottovaglio, andranno a Carpi, nel Nord, e le restanti 15mila nella discarica di Cerratina». La discarica consortile ha ancora circa 4 anni di vita. Lo spazio residuo conta 200mila metri cubi concessi dalla Regione più altri 100mila da riottenere per aver “prestato” spazio ai rifiuti extraconsortili.
La riapertura dell’impianto mobile. Non è stato semplice arrivare a riattivare l'impianto frentano. Dall’aprile 2013, da quando si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione dell’EcoLan, si è tentato in tutti i modi di intercedere con gli uffici regionali che dovevano autorizzare la procedura. Il nulla osta è arrivato a marzo. Intanto la gestione e il trasporto degli indifferenziati sono stati affidati alla Sapi, società del Vastese. «C’è stato qualche ritardo tecnico», specifica Ranieri, «dovuto a problemi burocratici e bisogna sottolineare anche la disponibilità della Deco a concedere proroghe ai Comuni in tutta questa fase di transizione».
I sindaci. Soddisfatti i sindaci del centrosinistra. «Abbiamo effettuato un’operazione virtuosa», sottolinea il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, «che consente di risparmiare soldi pubblici. Lo scorso anno il gesto irresponsabile della Regione ci è costato 800mila euro di debiti fuori bilancio. Da un giorno all’altro ci siamo ritrovati a sottoscrivere una sorta di contratto-capestro che non prevedeva alternative». «La scelta di cambiare il precedente Cda alla guida di una società in perdita», interviene il sindaco di Gessopalena, Antonio Innaurato, «è stata lungimirante. Oggi siamo con una società con il bilancio in attivo, che ha eseguito una valida operazione di spending review abbassando per prima cosa gli stipendi dei dirigenti, e protagonisti di un’operazione che persegue obiettivi pubblici, con la garanzia della gestione trasparente e del risparmio per i cittadini».
Daria De Laurentiis
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