Chieti capoluogo, si prepara il ricorso al Tar

Delusione per la delegazione teatina all’Aquila. Michetti: la Regione ha scelto di non decidere

CHIETI. Sono arrivati all’Aquila in 150, fra pullman e auto private, per dire a voce alta che Chieti va salvata. Non solo residenti nel capoluogo, ma anche una piccola delegazione della provincia. Eppure dopo il viaggio è arrivata la beffa di non poter assistere alla seduta del Consiglio regionale durante il quale si è discusso di riordino delle province. Hanno avuto il permesso di entrare solo gli amministratori.

I manifestanti arrivati per difendere Chieti capoluogo hanno intonato qualche coro fuori dal palazzo della Regione, ma poi si sono rassegnati ad attendere con pazienza la fine della lunghissima assemblea. Dopo la proposta del Cal (Consiglio delle autonomie locali) di formare in Abruzzo due province, Chieti-Pescara e L’Aquila-Teramo, si è costituito un comitato civico a difesa di Chieti provincia. Comitato che lunedì ha portato in corteo un migliaio di persone: tanti hanno sfilato in centro storico per difendere l’autonomia cittadina. La battaglia è proseguita all’emiciclo. Ai consiglieri regionali si sono rivolti direttamente il sindaco, Umberto Di Primio, e il presidente della provincia, Enrico Di Giuseppantonio. Entrambi hanno ribadito quanto ripetono da settimane: Chieti non può scomparire come capoluogo perché possiede i requisiti di sopravvivenza stabiliti dal decreto sulla spending review. Nell’eventualità in cui questo accada la città rischia di svuotarsi, privata di quasi ottanta uffici pubblici e centinaia di posti di lavoro. A questi si aggiungerebbe il calo del flusso dei pendolari in città e l’inevitabile chiusura di numerose attività commerciali. Nella mattinata di ieri la Seconda commissione (enti locali, governo del territorio) ha detto sì alla proposta di riordino che prevede la soppressione di tutte le province. Ma il Consiglio regionale ha proposto al governo di salvare tutte e quattro i capoluoghi. «Non comprendiamo questa non scelta», commenta Marcello Michetti, presidente del consiglio comunale, «e credo che il governo non accetterà e salverà solo due province. Ma noi continueremo a lottare». Nel frattempo il comitato civico a difesa di Chieti capoluogo sta preparando un ricorso al Tar contro la decisione del Cal, che ritiene «illegittima e contro la storia». (f.r.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA