Chieti, Cisl e Idv protestano per i fondi negati alle scuole

Il sindacato: gli istituti di Chieti e Provincia non hanno disponibilità di cassa. Interrogazione di Paolini (Pdl) a Chiodi: si faccia chiarezza sulla distribuzione delle risorse

CHIETI. Una interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione Gianni Chiodi «sulla difficile situazione delle scuole teatine». A presentarla è Lucrezio Paolini, consigliere regionale dell'Idv. Il dipietrista esce allo scoperto: condivido le preoccupazioni del vescovo Bruno Forte. La carenza di fondi e la «non equa distribuzione di quelli disponibili tra le 4 province abruzzesi» come ha evidenziato l'arcivescovo avrebbero creato, secondo l'Idv, gravi scompensi sul piano strutturale, gestionale ed educativo nelle scuole cittadine.

«Che la situazione delle scuole sia più che allarmante, in tutta la provincia di Chieti» sostiene Paolini, «lo dimostrano i dati sulle strutture non a norma dal punto di vista sia elettrico che della sicurezza strutturale. A riprova le decine di plessi fatiscenti su cui non si interviene, ormai da anni, neppure per la normale manutenzione».

E ancora. Per l'Idv a dimostrare lo stato di povertà delle scuole sarebbero le spese sostenute dalle famiglie, che spesso sono costrette ad autotassarsi per fotocopie, carta igienica e prodotti vari. «Quasi che fossero beni di lusso» aggiunge «lo dimostra anche la situazione di precarietà del personale docente, oltre che la costante riduzione del numero degli insegnanti di sostegno, inferiore rispetto alla media nazionale ed a quella regionale.

Nonostante un simile stato di degrado e necessità» bacchetta «si procede senza la necessaria trasparenza al riparto dei pochi fondi disponibili, penalizzando ancora una volta la provincia più popolosa dell'Abruzzo. Chiediamo quindi al presidente Chiodi di fornirci un quadro dettagliato sulla effettiva ripartizione dei fondi, provincia per provincia, istituto per istituto; ma chiediamo anche, in relazione alla disponibilità annunciata dei 225 milioni di euro, se questi fondi ci sono davvero e quando verranno assegnati. Alla politica, ogni tanto va chiesto un atto di umiltà anche ammettendo i propri errori, piuttosto che denunciare quelli degli altri».

Dello stesso parere è anche Giampiero Riccardo, coordinatore regionale dei Giovani dell'Idv che attacca la Provincia. «Pur apprezzando il riconoscimento delle necessità impellenti delle scuole della provincia di Chieti, non possiamo non costatare che l'amministrazione provinciale si sia svegliata con un ritardo clamoroso. Come si legge nel Programma delle opere pubbliche della Provincia di Chieti, sono stati proposti importanti finanziamenti per adeguamenti sismici e costruzioni di nuove sedi, ma si è trascurato del tutto l'ineluttabilità di interventi di manutenzione di cui necessitano tutte le scuole della Provincia». Per dare risposte positive alla crescente complessità dei problemi cui la scuola e il sistema di formazione e istruzione abruzzese devono far fronte la Cisl regionale propone un «Patto per la formazione a livello comunale».

«L'obiettivo» spiega il segretario regionale della Cisl scuola Andrea Leonzio «è quello di evitare la frammentazione degli interventi ed assicurare un governo organico della rete formativa. Il patto coordinato dai Comuni» aggiunge «con il compito di coordinamento e di organizzazione delle richieste del territorio e di supporto alle risposte da parte delle istituzioni scolastiche potrebbe essere costituito con il coinvolgimento attivo di Regione, Provincia, Camera di commercio, associazioni di volontario, associazioni dei genitori, i patronati, le parrocchie, le associazioni culturali e professionali, le associazioni sportive, l'Università e la Asl. Tutti elementi della comunità educante che ha la responsabilità della crescita culturale, sociale ed economica degli studenti e del territorio di riferimento».

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