Chieti, condannato il maniaco del 118

Ha tempestato di telefonate a sfondo sessuale le operatrici per un anno, di giorno e di notte. Il giudice: 9 mesi (pena sospesa) per interruzione di pubblico servizio

CHIETI. Condannato il giovane che tempestava di telefonate a sfondo sessuale le operatrici del 118. Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino ha inflitto 9 mesi di reclusione a un ventottenne originario di Atessa riconosciuto colpevole di interruzione di pubblico servizio, ovvero di aver turbato la regolarità del servizio svolto dall'unità operativa del 118 di Chieti, tempestandola di telefonate in cui importunava le operatrici di turno con richieste a sfondo sessuale. Il giovane ha avuto il beneficio della sospensione della pena e la non menzione. L'accusa aveva chiesto 6 mesi. Le telefonate, per l'accusa, sono andate avanti per un anno, di giorno ma anche di notte. In tal modo, secondo l'accusa, impegnava a lungo la linea telefonica del 118, di fatto distogliendo gli operatori dalle loro funzioni istituzionali.