Chieti, fa arrestare il truffatore d'auto in piazza San Giustino

Donna di Pescara vittima da un anno di estorsioni e ricatti, in trappola finisce un chietino 39enne figlio di un presunto procacciatore d'affari a cui era stata consegnata la vettura

CHIETI. L'anno scorso firmò la procura per la vendita della propria auto a un presunto procacciatore d'affari, che però sparì con tutta l'auto. In compenso cominciò a ricevere richieste di soldi per avere informazioni sulla vettura. L'altro giorno, stanca di essere sfruttata, si è rivolta alla polizia. E all'appuntamento in piazza San Giustino con il truffatore sono spuntati gli agenti della squadra mobile che hanno fatto scattare le manette intorno ai polsi del figlio dell'ex procacciatore d'affari.

E' l'avventura vissuta da una donna pescarese che alla fine è potuta tornare in possesso della propria auto. Gli arresti (domiciliari) sono invece scattati per estorsione e truffa nei confronti di un 39enne chietino, mentre il padre di 70anni è stato denunciato per appropriazione indebita.

Era dal mese di aprile 2019 che la vittima aveva iniziato a ricevere una serie di richieste di denaro via sms e whatsapp da un’utenza a lei sconosciuta. In questi messaggi l’estorsore, oltre ad inviarle fotografie della sua autovettura, l'avrebbe convinta a fare due versamenti su una PostePay al fine di ottenere informazioni sul luogo in cui poter rinvenire il mezzo in questione. Nel pomeriggio di ieri, lunedì 11 novembre, dopo l’ennesima richiesta la donna ha deciso di rivolgersi alla polizia. E una volta avvenuto lo scambio denaro/chiave dell’autovettura (risultata fasulla) sono scattate le manette.