Chieti, i vandali all'assalto dei tempietti romani / Video 

Divelto un cancello e danneggiati i cartelli informativi, un colpo basso ai tesori della città deturpati anche dall’abbandono

CHIETI. Vandali in azione ai tempietti romani. Ignoti hanno divelto un cancello e danneggiato i tabelloni descrittivi del raro gioiello storico che campeggia nel cuore della città.

Così, dopo lo stato di degrado dell'anfiteatro della Civitella arriva un altro schiaffo alla storia millenaria di Chieti e ai suoi tesori da sempre sottostimati e in qualche caso abbondonati a se stessi dai politici di turno.

Il cancello divelto nella parte degli antichi resti romaniche confinano con l’edificio che ospita l'ufficio centrale delle Poste ha comunque messo in evidenza un'area degradata, dove il prato si è trasformato in un groviglio di erbacce alimentate da una vera e propria palude con caditoie sventrate che buttano acqua da tutte le parti. Allo scempio dei vandali si accompagnano dunque degrado e abbandono da parte di chi dovrebbe vigilare con attenzione e proteggere i punti di forza che la città offre come volano per il rilancio di un settore turistico che non è mai decollato. Pochi giorni fa la Confartigianato aveva chiesto all’esecutivo Di Primio e alla Sovrintendenza archeologica di intervenire sullo stato di degrado e abbandono nel quale versa da oltre due anni il complesso archeologico.

Interventi che potrebbero riportare la Civitella agli antichi splendori con la riapertura del bar e la programmazione di iniziative concertistiche e culturali nell’anfiteatro . Ora il problema tocca anche i tempietti romani.«Grave pecca del monumento romano» interviene Cristiano Vignali, giovane storico e politologo teatino « è che purtroppo viene trascurato: i vandali hanno rotto i cartelli descrittivi con la storia e la mappa dei tempietti, mentre il cancelletto della ringhiera di sicurezza del quarto tempietto sito in gran parte sotto le Poste centrali, è stato divelto. Ma la cosa peggiore» sostiene « è che attualmente il monumento è pressoché sempre chiuso, poiché per entrarci c'è bisogno dell' autorizzazione scritta all'ufficio competente comunale. Pertanto, visto che a fine gennaio scadrà l'affidamento del monumento al Comune, auspicando che sia rinnovato, si spera che venga tenuto più spesso aperto al pubblico, perché solo così potranno essere sfruttate le enormi potenzialità turistiche, culturali e commerciali di questo come degli altri siti archeologici teatini. Per fare questo», conclude, «è necessario creare un tavolo permanente tra Soprintendenza, Comune, Provincia e tutte le forze economiche ed imprenditoriali interessate a prendere in gestione tali strutture per fare business tramite l'organizzazione permanente di eventi».

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