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Chieti, l’arcivescovo alla Thales prega con i lavoratori

Monsignor Forte varca il cancello della fabbrica occupata e scrive al ministro della Difesa. Oggi anche il Comitato cittadino incontra i dipendenti che rischiano il posto

CHIETI. Lo avevano invitato a celebrare la messa di Pasqua nello stabilimento Thales occupato dai lavoratori, ma la cosa era già in partenza difficilmente realizzabile, anche perché il desiderio era stato espresso con pochissimo preavviso. Ma ieri mattina, l’arcivescovo di Chieti Vasto, Bruno Forte, ha varcato i cancelli della fabbrica occupata per pregare e parlare con le maestranze.

«Visita graditissima», ha commentato Simone Di Nisio (Fiom Cgil) che era ad accogliere l’arcivescovo insieme ai colleghi della rsu Carlo Caprari (Uilm) e Mario Pierdomenico (Fiom Cgil). Forte, che è arrivato accompagnato dall’architetto Nando Marinucci, oltre a manifestare tutta la propria solidarietà e il proprio sostegno ai lavoratori, ha promesso che avrebbe interessato il Ministero con una lettera scritta di suo pugno e ha recitato il Padre Nostro insieme ai lavoratori. Oggi sarà la volta del Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio della città di Chieti, che entrerà nella fabbrica scalina con il portavoce Giampiero Perrotti e con una delegazione che vedrà presente gli attivisti Cinzia Di Vincenzo e Giustino Zulli, già segretario regionale della Cgil. Ma il caso Thales Chieti finisce anche sulle pagine del Sole 24 Ore. Il quotidiano economico ricorda che la fabbrica è occupata dal 22 marzo.

Il giornale parla anche del piano prospettato dal vertice aziendale che prevede 30 milioni di investimento. Una cifra senza dubbio sostanziosa ma che purtroppo, sottolineano i sindacati, non riguarda affatto il sito teatino, ma solo gli stabilimenti di Firenze e Gorgonzola. Anzi, il dubbio è che parte di quei 30 milioni da destinare ad investimenti arrivino proprio dalla vendita del sito industriale di via Mattei a Chieti Scalo e del progetto ST@R Mille.

A Roma si susseguono gli incontri. Tra una settimana ci sarà il vertice al Ministero dello sviluppo economico, mentre l’onorevole del Partito democratico Gianluca Fusilli, in qualità di membro della commissione Difesa, sta portando avanti una serie di iniziative per cercare di bloccare lo smembramento del sito teatino e la cessione del ramo d’azienda che riguarda il progetto ST@R Mille. Anche Fusilli nei giorni scorsi si è recato personalmente nell’azienda scalina per parlare con dipendenti e sindacati.

Non si ferma il pressing a tutti i livelli del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, che ha sempre curato molto da vicino la vertenza Thales e che qualche giorno fa ha riunito a Chieti tutto l’Abruzzo che conta in tema di ricerca e sviluppo per stilare un documento inviato direttamente Roma che chiede il salvataggio della Thales a Chieti.