Chieti, multe per un milione con l’autovelox 

L’impianto di Brecciarola è spento da tre mesi, ma l’obiettivo del Comune è stato già raggiunto. A breve lo spostamento

CHIETI. È spento dal 14 agosto scorso ma ha già raggiunto l’obiettivo dichiarato: incassare un milione di euro di multe in un anno. Soldi freschi che per il Comune di Chieti con i conti in rosso, adesso, valgono come l’oro. Sono quasi 25 mila le sanzioni accertate dall’autovelox della discordia a Brecciarola in meno di un anno: una media di circa tremila multe al mese. Multe che hanno innescato una sfilza di ricorsi – finora tutti vinti dal Comune – e una polemica politica infinita.
Nel primo mese di attivazione dell’autovelox – dicembre del 2016 – le multe erano state in media 150 al giorno mentre, nell’ultimo periodo a ridosso dello spegnimento, sono scese intorno a 50-60. I dati certi raccolti fino a luglio scorso dicono che, in poco più di 7 mesi di funzionamento, sono state fatte 21mila multe, la maggior parte per eccesso di velocità non oltre i 10 chilometri: significa che la sanzione ammonta a 41 euro senza il ritiro di punti dalla patente. A fronte di questi numeri, si capisce che l’autovelox assicura un tesoretto. Soprattutto in un momento in cui il bilancio si avvicina al rischio dissesto: dopo il primo allarme della Corte dei Conti che, a fine settembre, aveva segnalato «un disequilibrio di cassa pari a meno 14,9 milioni di euro», anche il collegio dei revisori, nei giorni scorsi, ha denunciato una forbice troppo grande tra tasse locali e riscossioni.

Donatella Di Giovanni

Ora, l’autovelox è spento: secondo quanto dichiarato dal sindaco Umberto Di Primio, l’impianto non rispetta le ultime direttive dettate dal ministero dell’Interno. La polizia municipale, con una determina firmata dalla dirigente Donatella Di Giovanni e dal vice comandante Fabio Primiterra, ne ha già disposto lo spostamento «in altro sito» sempre sulla Tiburtina: il Comune ha già affidato i lavori da 13.500 euro a una ditta di Acquaviva Picena, la Cross Control, ma serve il nulla-osta dell’Anas e non è ancora arrivato. L’autovelox sarà riacceso solo dopo lo spostamento.
Ma sullo spegnimento dell’impianto è polemica: il M5S ha presentato un’interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio per chiedere «con quali atti formali e in che data è disposta la sospensione dell’elevazione delle contravvenzioni».
Sull’impianto pende anche un esposto presentato da un’associazione di consumatori, il Movimento Difesa del Cittadino con sede a Ortona: l’associazione ha mandato la denuncia, che parla di «violazioni di legge», «business della postazione fissa» e «autovelox per fare cassa», al ministero dell’Interno e alla polizia stradale di Chieti.