Chieti, rifiuti da Pescara: si decide giovedì

Incontro interlocutorio tra il governatore Chiodi e i sindaci

CHIETI. Un incontro interlocutorio che non ha portato novità sostanziali sulle problematiche legate al conferimento dei rifiuti di Pescara e provincia a Casoni, ipotesi che prende sempre più corpo con il passare delle ore. È fumata grigia, in Regione, sul sito in cui dovranno essere smaltiti i rifiuti pescaresi dopo la chiusura dell'impianto di Colle Cese, a Spoltore. La Regione e Ambiente spa, società che cura lo smaltimento dei rifiuti nel Pescarese, hanno indicato Casoni come sito più idoneo.

Si tratterebbe di un utilizzo temporaneo, fino a settembre, ma è bene precisare che la spazzatura prodotta nel Pescarese già viene trattata, da almeno due anni, nell'impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) di rifiuti realizzato a contrada Casoni dalla Deco. Gli scarti dell'immondizia entrano nel Tmb, vengono divisi dalle macchine con gli scarti che, invece, escono di nuovo dal sito di Chieti a bordo dei camion per essere depositati a Colle Cese.

Discarica dunque, che sta per essere chiusa. I vertici di Ambiente spa, che hanno convocato per oggi un incontro con la Regione, spingono per conferire il 35 per cento della spazzatura di Pescara che resta indifferenziata dopo il passaggio nel Tmb nella vicina discarica di Casoni con l'obiettivo di contenere le spese.

La Regione, di contro, prende tempo. Il Pdl teatino chiede di onorare un patto politico, siglato sulla parola, un mese fa con il sindaco Umberto Di Primio e i big teatini del partito, il senatore Fabrizio Di Stefano e l'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo. I quali si dicono tutti contrari ad accogliere i rifiuti di Pescara nella discarica teatina di Casoni per evitare di far scoppiare in città una guerra di campanile e per scongiurare la rabbia dei residenti di Casoni, che già lamentano molteplici disagi quotidiani legati alla convivenza con l'impianto di Tmb e la stessa discarica.

Il caso rifiuti è stato affrontato ieri mattina durante un vertice in Regione che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del presidente della Regione Gianni Chiodi, con gli assessori regionali all'Ambiente, Mauro Di Dalmazio, e all'Agricoltura, Mauro Febbo, oltre ai sindaci di Chieti e Pescara, Umberto Di Primio e Luigi Albore Mascia.

Alla fine del confronto, è stata diramata una nota congiunta stringata e piuttosto ermetica. «Le autorità istituzionali stanno valutando e individuando» si legge «ogni possibile misura amministrativa o attività utile volta a prevenire il rischio di qualsivoglia emergenza in tema di rifiuti sul territorio di Pescara, pur nella volontà di non appesantire ulteriormente i territori interessati dai conferimenti».

Per giovedì è programmata un'altra riunione per cervare di venire a capo dell'emergenza ormai alle porte.

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