Caporale (Verdi)

«Chiodi taglia i posti letto e non risponde in Regione»

LANCIANO. «Gli ospedali di Lanciano e Vasto chiudono ma Chiodi se ne frega». Non usa mezzi termini Walter Caporale, capogruppo regionale dei verdi, per descrivere l’atteggiamento assunto dal...

LANCIANO. «Gli ospedali di Lanciano e Vasto chiudono ma Chiodi se ne frega». Non usa mezzi termini Walter Caporale, capogruppo regionale dei verdi, per descrivere l’atteggiamento assunto dal commissario alla sanità, Gianni Chiodi, che ha lasciato l’aula in cui si stava svolgendo il consiglio regionale nel momento in cui doveva rispondere all’interpellanza sul taglio dei posti letto negli ospedali di Lanciano e Vasto, sulla costruzione dei nuovi presidi nei due comuni promessi fin dall’inizio del suo mandato e non ancora realizzati.

«Che squallore ma soprattutto, che umiliazione per il governatore abruzzese», commenta Caporale, «gli ospedali di Lanciano e Vasto stanno morendo, si decide il taglio di altri 55 posti letto e Chiodi rifiuta di rispondere in ben due consigli regionali all’interpellanza urgente che ho presentato sui presidi».

Caporale chiedeva lumi sulle motivazioni del taglio ulteriore dei posti letto - visto che nei due ospedali si è sotto la soglia minima di 3,7 posti letto per mille abitanti indicati dalla Regione e dal governo - sull’entità dei tagli nel settore privato, sul perché non si riorganizza il servizio di anestesia dell’ospedale Renzetti e non si potenzia la medicina nucleare e sui nuovi ospedali. «Nel consiglio di due settimane fa pare che Chiodi fosse in missione e non ha risposto all’interpellanza, ma oggi era in aula», evidenzia Caporale, «e si è casualmente assentato proprio quando è stato chiamato dal presidente Nazario Pagano a rispondere delle sorti degli Ospedali di Lanciano e Vasto. Vergogna!».

Nessun chiarimento dunque in consiglio regionale da parte di Chiodi, che forse dirà la sua in tribunale. I comuni di Lanciano, Vasto, Casoli e Guardiagrele hanno infatti impugnato dinanzi al Tar il decreto commissariale 49 e la delibera Asl 1.445 sulla riduzione dei posti letto e delle unità operative complesse nei due presidi.

E ancora di tagli si parlerà oggi nella riunione del comitato ristretto dei sindaci Asl. Al centro del dibattito c’è la riorganizzazione del servizio della continuità assistenziale e del taglio delle guardie mediche. «Ci toccherà alzare la voce», annuncia battagliero il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, presidente del comitato, «perché i tagli si abbatteranno ancora una volta nel nostro territorio già privato di due ospedali (Casoli e Gissi, ndc), di posti letto. Anziché riequilibrare i servizi si taglia ancora. Faremo sentire la voce e le ragioni del territorio». Sarebbero 8 i presidi di guardia medica da tagliare e almeno 5 ricadono nel territorio di Lanciano-Vasto. A rischio sono San Vito, Quadri, Pizzoferrato, Cupello e una sede tra Palmoli, Celenza sul Trigno e Carunchio.

Teresa Di Rocco

©RIPRODUZIONE RISERVATA