ospedale renzetti

Chirurgia e Pronto soccorso Aggiudicati i due appalti

LANCIANO. Si sbloccano i lavori attesi in Chirurgia e al Pronto soccorso. Si è aggiudicata la Elettromeccanica Val di Sangro, per circa 15mila euro, i lavori elettrici in Chirurgia, mentre la...

LANCIANO. Si sbloccano i lavori attesi in Chirurgia e al Pronto soccorso. Si è aggiudicata la Elettromeccanica Val di Sangro, per circa 15mila euro, i lavori elettrici in Chirurgia, mentre la Tecnosanità eseguirà i lavori mancanti per aprire il nuovo blocco del Pronto soccorso, da 150mila euro. La Tecnosanità è dovuta infatti subentrare a lavori in corso perché la ditta che vinse l’appalto da un milione 200mila euro e che doveva consegnare l’opera entro giugno 2012,è fallita lasciando i lavori in sospeso. Ora riprenderanno e si ultimerà l’ampliamento del Pronto soccorso aprendo quegli spazi che mancano e che costringono i pazienti spesso a essere curati seduti su una sedia nella saletta di attesa interna al reparto.

Per quanto riguarda la Chirurgia il discorso è più complesso. La ditta farà l’impianto elettrico nel reparto trasferito da un anno e mezzo in un altro piano del presidio, ma solo perché nell’unità si dovrà trasferire temporaneamente la Cardiologia-Utic che sarà oggetto a sua volta di lavori per pavimenti, rivestimenti, bagni. Ma, una volta che la Cardiologia tornerà al proprio piano, la Chirurgia sarà finalmente ristrutturata? Servirebbe un milione che non c’è, ma la Asl aveva assicurato che parte degli interventi, soprattutto per togliere i bagni in comune tra le stanze, sarebbero stati fatti. Quando? Il reparto ora è stretto in soli 16 posti letto, nonostante la gran mole di lavoro. «La Chirurgia al Renzetti, reparto principe del presidio, viene messa in secondo piano dal manager Asl Francesco Zavattaro», dice il sindaco di Gessopalena Antonio Innaurato, «opera 8 giorni al mese, a parte le urgenze, quando ci sono liste di attesa di mesi. Subisce tagli. Addirittura pare ci siano delle disposizioni del manager per far sì che i costi delle operazioni chirurgiche restino nel budget previsto dalla Asl. È una vergogna limitare le operazioni, soprattutto quelle minori, per restare nel budget costringendo la gente ad operarsi fuori Asl o nelle cliniche private con disagi enormi per i malati e le famiglie. Zavattaro, riconfermato al suo posto nonostante l’opposizione di gran parte dei sindaci, fa la spending review sulla pelle dei cittadini». (t.d.r.)

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