Cicloturisti: 1,5 milioni scelgono l’Abruzzo 

Fossacesia, il commissario Zes Miccio evidenzia l’importanza della bici elettrica nella vita quotidiana

FOSSACESIA. Insieme con il Molise e con l’Umbria, l’Abruzzo è tra le regioni più visitate da cicloamatori e cicloturismo. A rivelarlo è il rapporto Insnat (Istituto nazionale ricerche turistiche) con Legambiente sul cicloturismo e con l’osservatorio dell’economia del turismo delle Camere di commercio.
«L’Abruzzo ha visto crescere, in estate, la sua quota di mercato, rispetto al 2019, dal 2,6% al 5,5%, del 2020. Significa un milione e mezzo di cicloturisti che scelgono l’Abruzzo per fare la propria attività. La sfida non riguarda soltanto il turismo, ma la filiera collegata all’utilizzo e la possibilità di avere dei servizi che facciano la differenza. Il miglioramento dell’offerta dei servizi collegati a questo tipo di settore può concentrare l’attenzione della Zes. La Via Verde ha intorno ben 480 ettari Zes dove poter far nascere nuovi investimenti». Sono questi i dati principali snocciolati dal commissario straordinario del governo Zes Abruzzo, Mauro Miccio, intervenuto sabato all’incontro su “Industria del cicloturismo e transizione energetica”, al village allestito negli spazi dell’ex tracciato ferroviario a Fossacesia Marina, nell’ambito di Art bike &Run+Wine, in programma dal 2 giugno a ieri. Una tre giorni di full immersion: trekking tour in bici e a piedi, alla scoperta di borghi e luoghi d’arte e degustazioni.
Miccio ha sottolineato l’importanza dell’utilizzo della bici elettrica nella vita di tutti: «Ho un sogno da realizzare», ha detto, «una start up innovativa per utilizzare invece del litio il sodio marino per fare le batterie, che stanno utilizzando ancora una volta i cinesi, che sono avanti anni luce in tutto il mondo sul tema delle batterie, e non solo per auto. La filiera può offrire grandi opportunità: dall'assemblaggio della bici alla componentistica, la formazione degli addetti all’assistenza, ai servizi di noleggio fino ad arrivare alla promozione delle peculiarità del territorio e dei suoi prodotti attraverso una sinergia pubblico-privato con la messa in rete dei Comuni interessati e con piste ciclabili».
«Con la grande scommessa della Via Verde si fa la differenza», ha concluso, «attraverso un sistema di rete con tante realtà che collaborano allo stesso progetto e con una rete di servizi messi in filiera, oltre a una piattaforma informatica per raggiungere tutti lo stesso obiettivo».
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