«Cifre fasulle sui costi energetici» 

Guardiagrele. L’opposizione di centrosinistra: «Di Prinzio non dice la verità»

GUARDIAGRELE. Secondo il gruppo consiliare di minoranza “Guardiagrele il bene in comune”, il sindaco Donatello Di Prinzio ha dichiarato il falso nel corso dell'ultimo consiglio comunale, quando ha affermato che l'aumento dei prezzi dell'energia nel 2022 è costato alle casse comunali, in un solo anno, ben 180.000 euro e il Comune a riguardo, non ha ottenuto dallo Stato un solo euro.
«Niente di più falso. Questo fatto», sottolinea il gruppo, «è stato raccontato dalla maggioranza senza criterio, unicamente per dire che il nuovo servizio della pubblica illuminazione è un’operazione fallimentare, solo perché fatto dalla precedente giunta comunale. In realtà», precisa il gruppo consiliare, «il nuovo contratto è stato invece vantaggioso, non solo per il risparmio sui consumi (e, quindi, sulla spesa) come dimostrano anche le relazioni in possesso del Comune, ma anche per gli investimenti rappresentati dal totale rifacimento degli impianti, dalla sostituzione di tutti i punti luce, l' installazione di lanterne di pregio in tutto il centro storico e dalla sostituzione degli impianti alla villa comunale, in largo Garibaldi e in via Orientale».
“Guardiagrele il bene in comune” evidenzia poi che questa scelta ha messo al riparo il Comune dagli aumenti sul costo dell'energia, che avrebbero portato a un indebitamento consistente, tecnicamente insostenibile, nel breve/medio periodo. «Ecco perché», sottolinea il gruppo, «sono intollerabili le parole del sindaco Di Prinzio. Ma il dato che però lo smentisce clamorosamente», aggiunge il gruppo, «è che il Comune a fronte degli aumenti del costo dell'energia, nel 2022 ha ricevuto 175.852,92 euro, cioè la somma più alta tra i Comuni tra i 5.000 e 10.000 abitanti in tutto l'Abruzzo. Abbiamo il dovere di far sapere ai cittadini che siamo nelle mani di amministratori che non perdono occasione per raccontare cose non vere. Viene da chiedersi», osserva il gruppo, «qual è il motivo di queste menzogne. Sono 42 mesi che manipolano la realtà, dicendo sì quando è no e viceversa. Pensiamo», conclude il gruppo di centrosinistra, «che questi racconti servono solo per nascondere l'immobilismo e l'incapacità di amministrare».