Colpo da 50 mila euro al consorzio di bonifica sud

20 Maggio 2013

Rubate auto e attrezzature nel deposito di Mozzagrogna. L’ingresso sfondato con un escavatore Il presidente: "I nostri conti sono in rosso, come faremo ora per le manutenzioni?"

MOZZAGROGNA. Furto la scorsa notte nel deposito del Consorzio di bonifica sud, in località Castel di Septe. I ladri hanno portato via un furgone, attrezzature varie e del gasolio. Secondo una prima stima, i danni ammontano a 50mila euro.

Hanno agito indisturbati, presumibilmente nel cuore della notte. Anche se il magazzino si trova vicino alla strada, infatti, i ladri hanno potuto sfondare con un escavatore la serranda del deposito e svignarsela con l’ingombrante refurtiva. Ieri mattina alcuni consorziati della zona hanno notato l’ingresso del deposito sfondato e l’escavatore Terna abbandonato fuori. Così hanno dato l’allarme al capo-operaio Luciano Gallucci. Anche altri operai sono andati sul posto per effettuare dei giri di perlustrazione nella speranza che l’autocarro o qualche attrezzo trafugato fosse stato abbandonato nella campagna.

Del furto sono stati subito avvertiti i carabinieri di Fossacesia. Secondo una prima ricostruzione i ladri sarebbero entrati da dietro il prefabbricato utilizzato come magazzino dei mezzi e dell’attrezzatura per la manutenzione irrigua. Hanno rotto la recinzione, disattivato l’allarme e l’illuminazione e si sono intrufolati da una finestra. Una volta dentro si sono impossessati di saldatrici, motosaldatrici, compressori, mole, chiavi per la manutenzione di condutture e canaline e 400 litri di gasolio. E hanno caricato il tutto sul mezzo con il quale sono arrivati al deposito. Poi con l’escavatore Terna, posteggiato nel deposito, che in qualche modo sono riusciti ad accendere, hanno sfondato la serranda per portare via anche il pick up Fiat Strada. A una prima stima i danni ammontano a circa 50 mila euro, esclusi i danni al deposito.

«Piove sul bagnato», commenta il presidente del Consorzio, Fabrizio Marchetti, «l’ente ha già i suoi problemi (i conti in rosso superano i 6,5 milioni di euro, ndc) e adesso questo furto: a livello di assicurazione non ci riconosceranno molto, ma come faremo la manutenzione? È un danno ai servizi per i consorziati. Non escludo che si sia trattato di un dispetto», sostiene Marchetti, «poiché da quest’anno non ci siamo avvalsi di ditte esterne e le riparazioni le facciamo da noi. E’ un risparmio per l’ente, che i mezzi li ha».

Stefania Sorge

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