Condannato per violenza sessuale
Dieci mesi e interdizione dai pubblici uffici per un imprenditore
LANCIANO. Le avrebbe prima accarezzato la coscia, risalendo verso le parti intime, e poi palpeggiato i glutei, contro il suo volere. Con l’accusa di violenza sessuale è stato condannato a dieci mesi di reclusione e l’interdizione a vita dai pubblici uffici, Giovanni Carbonetti, 39 anni, di Atessa, legale rappresentante di un’azienda agricola. La sentenza, emessa con rito abbreviato dal giudice Francesca Del Villano Aceto, ha così chiuso una vicenda che si trascina dal 6 febbraio 2008, giorno in cui sarebbe avvenuta la violenza.
Secondo l’accusa il pomeriggio del 6 febbraio 2008, la giovane vittima dei palpeggiamenti, 26 anni, di Montesilvano, con altri due colleghi incontrò Carbonetti per proporgli un contratto con la Sorgenia, visto che i tre lavoravano come promoter per Sorgenia e Sky.
L’uomo acconsentì. Servivano delle fotocopie della vecchia bolletta così, mentre i colleghi si allontanarono per trovare una copisteria in paese, la ragazza rimase sola con l’uomo. «A questo punto lui, approfittando della situazione», racconta l’avvocato Antonella Marchetti, legale della giovane, «mediante violenza e nonostante il dissenso della mia assistita le ha toccato la coscia sinistra, risalendo verso le parti intime e palpeggiato i glutei. La giovane si è difesa tirandogli uno schiaffo ma l’uomo si è fermato solo quando sono tornati i colleghi».
Il giudice, nello stabilire la condanna a 10 mesi di reclusione, ha anche deciso che il risarcimento danni chiesto dalla vittima, circa 50 mila euro, sia liquidato in sede civile.
Teresa Di Rocco
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