Confesercenti: Via Verde, ritardi ormai inaccettabili 

Vasto. Il direttore Lapenna: «Da 15 anni aspettiamo questa opera importante Vastese penalizzato: chiediamo la fine dei lavori entro la prossima estate»

VASTO. «Abbiamo sempre sostenuto e continueremo a sostenere il progetto della Via Verde, importante per la nostra regione e soprattutto per la provincia di Chieti. Oggi però siamo ad un punto di non ritorno: i ritardi non sono più accettabili». È perentorio Patrizio Lapenna.
Il direttore della Confesercenti di Vasto interviene sulla pista ciclopedonale che nel tratto vastese segna il passo, scontando ritardi e rimpalli di responsabilità. «Come associazione datoriale abbiamo sempre sostenuto questo tipo di sviluppo turistico, ma sono ormai quindici anni che aspettiamo quest’opera», sbotta il rappresentante dell’organizzazione di categoria, «come imprenditori turistici chiediamo che la pista ciclopedonale riparta e si concluda entro la prossima estate. Esistono delle precise responsabilità, sia della Provincia che non agisce in modo costante sostenendo e spingendo le imprese a ripartire, sia da parte dell’Ati che ha disatteso gli impegni. Dobbiamo ricordare che si tratta di un bando dove la progettazione esecutiva era a carico della ditta o dell’associazione temporanea di imprese. Sappiamo che nelle gallerie sono stati avanzati dei dubbi di staticità», prosegue Lapenna, «ma che questi problemi sono stati ampiamente superati dalle indagini eseguite successivamente. Ci sono delle criticità, ma sono di lieve entità, che fanno parte di quei problemi che possono evidenziarsi nella realizzazione di un’opera pubblica. Sicuramente non ci sono problematiche di staticità come era stato sostenuto invece dall’impresa. Non riusciamo a capire quindi perché ancora oggi non vengano ripresi i lavori. È evidente che noi come Confesercenti faremo di tutto affinché questo accada», mette in chiaro Lapenna, «e sicuramente interverremo anche con atti scritti, se questa situazione di stallo dovesse persistere, rispetto alle procedure e a chi ha responsabilità sul fatto che questa opera non viene portata a termine».
Nel mirino del direttore della Confesercenti finisce lo scaricabarile tra la Provincia e l’impresa che si è aggiudicata la realizzazione dell’importante infrastruttura turistica. «Hanno entrambe delle responsabilità», taglia corto Lapenna, «ma anche la politica non è esente da colpe. L’amministrazione comunale, i partiti e le forze politiche di maggioranza e di minoranza devono far sentire la loro voce, anche perché lo squilibrio tra i territori interessati alla realizzazione della Via Verde è palese. Il tratto più danneggiato è quello vastese, a partire dalla resinatura e dalle gallerie. Si faccia di tutto affinchè vengano ultimati gli interventi: è chiaro che noi saremmo contenti se questa estate venisse completato almeno l’80% della pista».
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