Confindustria: piano per l'economia

La ricetta del presidente: serve un sistema unico abruzzese per il rilancio

CHIETI. «Sistema unico Abruzzo per il rilancio dell'economia». Il presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, suona la sveglia ai politici e chiama a raccolta gli imprenditori per fare un punto sul ruolo della regione in Italia ed Europa, con uno sguardo particolare al ponte col Mediterraneo e l'est europeo. Ribadite, quindi, le vocazioni industriali, turistico-ambientale e agricola, vanno chiesti con forza gli investimenti e concretizzati, con una progettualità che non si perda nell'orticello provinciale ma viaggi nell'ottica di un sistema regionale. «Non possiamo permetterci di perdere neanche un euro di soldi statali ed europei», dice Primavera, «occorre un business plan strategico macroeconomico, che metta in rete le infrastrutture, colmando le lacune». Ecco gli altri ingredienti di Confindustria Chieti per il rilancio.

CABINA DI REGIA. «Serve una struttura regionale che si occupi solo di progetti per Cipe e Ue, seguendone le procedure dal punto di vista tecnico-amministrativo in tutto il corso ministeriale fino al finanziamento, con stimolo agli enti locali per i progetti cantierabili» sostine primavera. La Provincia di Chieti in questo può fare la voce grossa. Se il 65% dell'export regionale arriva da questa provincia», continua «non è possibile fare più a meno di logistica adeguata e infrastrutture competitive».

RETE PER IL GLOBALE. «Va realizzato subito il porto industriale di Ortona», afferma l'imprenditore, «completata la Fondovalle Sangro per il collegamento tra Adriatico e Tirreno, la transcollinare Guardiagrele-Val Di Sangro, potenziato l'aereoporto e rilanciato l'interporto di Manoppello. Oggi, poi, si salvano le aziende che riescono a portare merce fuori dai confini nazionali e noi ci permettiamo ancora il lusso di non avere una banda larga nella Val di Sangro. Come Confindustria abbiamo trovato investitori privati disposti a farla a costo zero ma non riusciamo a capire quali percorsi burocratici percorrere».

COSTA DEI TRABOCCHI. «È importante il protocollo d'intesa siglato per quest'opera fondamentale nel turismo ambientale», aggiunge Primavera, «l'acquisto della aree di risulta delle ferrovie per la pista ciclabile da Ortona alla Val di Sangro diventerà l'esempio reale di come sviluppo industriale e turistico-ambientale possano convivere».

BUROCRAZIA. Per Primavera, inoltre, «la macchina Regione Abruzzo va riformata, reimpostandola sugli indirizzi vocazionali economici prioritari e togliendo i settori che a questi non sono funzionali. Basta ai clientifici della politica, senza un sistema imprenditoriale in corsa, lo sviluppo locale non arriva. Occorrono funzionari formati alle esigenze del mercato, così come tempi rapidi per le risposte alle istanze delle imprese».

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