Consorzio indebitato Febbo: la Procura controlli tutti gli atti

10 Gennaio 2014

Avviato il recupero dei crediti per la società della bonifica L’ente di Termoli e la Regione Molise esposti per un milione

VASTO. «Chiedo alla magistratura di verificare gli atti di questo Consorzio degli ultimi 20 anni». La richiesta dell’assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo, è arrivata al termine di una mattinata di incontri prima con i dipendenti dell’ente in attesa di altri sei stipendi, poi con i giornalisti convocati insieme al presidente dell’ente, Fabrizio Marchetti, per fare il punto della situazione. «Gli ultimi mesi sono stati drammatici anche a causa delle accuse ricevute», dice Febbo. «Ora siamo ripartiti. Il Consorzio ha un deficit di 7.230.000 euro. Il futuro è pieno di problemi, ma fa meno paura perché è stato individuato il male che ha mandato l’ente in fin di vita». Il “male”per Febbo e Marchetti sarebbero i servizi elargiti con generosità ma gratuitamente.

Recupero crediti. «Grazie al recupero crediti partito qualche settimana fa, abbiamo già ricevuto somme dalla Provincia per 90mila euro e dal Comune di Vasto per 40mila euro. Con il Coasiv è in corso una trattativa che si chiuderà il 13 gennaio», spiega l’assessore. Il Consorzio ha chiesto 600 mila euro per l’anno in corso e per i prossimi anni, più il pregresso. Il commissario del Coasiv, Adriano Marzola, ha proposto che i costi del servizio vengano ripartiti con il Coniv e la Sasi per 310 mila euro, 100 mila del Coasiv, 90 mila del Coniv e 120 mila della Sasi). «Il 13 gennaio troveremo un accordo», dice Marchetti. Sarà più difficile ricevere il dovuto dal Consorzio di Termoli e dalla Regione Molise per 933 mila euro. La Bonifica di Vasto è in credito dal 2008. All’incontro convocato ieri mattina, il Molise non si è presentato. «Troveremo una soluzione bonaria». In caso non fosse possibile, l’ente ricorrerà a un decreto ingiuntivo. «Una notizia che ci riempie di speranze è la convocazione a Roma del presidente Marchetti per l’affidamento di opere idroelettriche», annuncia Febbo.

Il passato e gli strali. «L’affidamento del servizio idroelettrico insieme alla distribuzione gratuita dell’acqua è uno dei capitoli più incredibili della passata gestione: risultano 8 affidamenti senza neppure un bando di gara. E poi ci sono i rimborsi spesa. Cifre a mio avviso astronomiche», insiste Febbo. Tutto il materiale è stato consegnato alla Procura di Vasto. «Camillo D’Amico, consigliere Pd, accusa questa amministrazione del dissesto? IoCredo debba essere lui e chi gestiva questo Consorzio in passato a dover rispondere al territorio, ai dipendenti e ai consorziati di quanto fatto prima dell’arrivo di Marchetti», insiste Febbo. «Appena insediati abbiamo trovato un debito di oltre 6 milioni. Grazie al rigore di Marchetti, che si è ridotto l’indennità del 30%, alla disponibilità del presidente della Cassa di risparmio di Chieti, Mario Falconio, e al recupero crediti, il peggio è passato. La situazione è ancora critica, ma ce la faremo. E anche senza i rappresentanti sindacali degli agricoltori, dimissionari, la deputazione continuerà a riunirsi per decretare e amministrare nel miglior modo possibile», conclude Febbo.

Paola Calvano

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