Cotir verso la liquidazione Un solo ente per la ricerca

Il governatore D’Alfonso presenta il commissario del Consorzio di bonifica Sud Le priorità di Annibali: diga di Chiauci e impianti irrigui in Val di Sangro
VASTO. Si è definito un «traghettatore» Sandro Annibali, neo commissario regionale del Consorzio di bonifica sud di Vasto nel corso del primo incontro con i rappresentanti delle associazioni, i dipendenti dell’ente e la stampa. Ad accompagnare il professionista, abruzzese d’adozione e presidente della Federazione degli ordini degli architetti di Abruzzo e Molise, sono stati il governatore Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale all’agricoltura, Dino Pepe. D’Annibali ha sottolineato che si occuperà della temporanea gestione dell’ente, interessandosi in particolare della salvaguardia delle produzioni e del territorio e della necessità di dare garanzie, con sollecitudine, all’assunzione degli adempimenti di competenza, ovvero il completamento della diga di Chiauci oltre che dell’adeguamento dei lavori sugli impianti irrigui in Val di Sangro.
«Le scelte», ha continuato il neo commissario, «verranno effettuate con l’assessore e il presidente. Le risorse dovranno servire non per fare ma per gestire. Dobbiamo puntare su gestione e progettualità». «Annibali non ha rapporto di parentela con nessuno», ha rimarcato D’Alfonso dichiarandosi stanco di «perdere tempo per il tempo perso da altri». Nel corso dell’incontro non poteva non emergere la situazione debitoria dell’ente e l’attesa dei dipendenti che avanzano 5 stipendi. A loro e ai sindacati l’assessore Pepe ha chiesto di restare uniti per risalire la china.
«Mi rendo conto che 5 stipendi arretrati non sono poco. Ci sono altre situazioni ancor più drammatiche: i lavoratori del Cotir aspettano 20 mensilità», ha ricordato. A quel punto è arrivato l’annuncio ufficiale. «C’è un’unica soluzione: la liquidazione. I tre centri di ricerca regionali diventeranno uno con una sola testa che lavorerà per l’Abruzzo. Assurdo fare analizzare le carote del Fucino in Lombardia».
Al neo commissario e al suo predecessore l’ex assessore regionale Mauro Febbo ha indirizzato un saluto e un ammonimento. «La nuova gestione porti a termine il lavoro intrapreso ripartendo dalle azioni già in campo su risanamento e rilancio dell’ente. L’amministrazione regionale precedente ha lavorato unitamente al Cda del Bonifica Sud per salvare i fondi destinati alla diga di Chiauci sulla quale sono stati compiuti interventi importanti. Ricordo come grazie alla volontà incisiva e determinata del governo Chiodi, dopo circa 25 anni, la diga di Chiauci è riuscita ad ottenere nel 2011 la prima storica autorizzazione (n.355/2011) per iniziare l’invaso. (p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA