acquedotto dell’Avello

Crisi idrica, Iacovella: tariffe inaccettabili

GUARDIAGRELE. La crisi dell'acqua fa segnare il massimo in questa stagione, con appena 5 ore medie di erogazione nei sei centri serviti dall'acquedotto dell'Avello. E le piogge di questi giorni non...

GUARDIAGRELE. La crisi dell'acqua fa segnare il massimo in questa stagione, con appena 5 ore medie di erogazione nei sei centri serviti dall'acquedotto dell'Avello. E le piogge di questi giorni non hanno avuto effetti positivi sul livello delle sorgenti superficiali in quota a Pennapiedimonte, dove la carenza di manutenzione ormai ultradecennale ha reso inefficiente la gran parte degli impianti di captazione, adduzione e filtraggio a monte dei serbatoi di accumulo. Il sindaco Sandro Salvi dovrebbe incontrare domani il presidente della Sasi per fare il punto della situazione, incontro da cui potrebbero uscire soluzioni alternative all'estate più secca degli ultimi anni. L'ex consigliere comunale Nello Iacovella, di ritorno da una visita alle installazioni in montagna, commenta che «l'Avello fornisce ormai una ventina di litri al secondo, un quarto del fabbisogno totale estivo, su cui per giunta va defalcata un'elevata percentuale in perdite lungo le condutture. Non vedo soluzioni all'orizzonte», aggiunge sfiduciato, «mentre un'iniziativa intelligente e previdente sarebbe stata la ripresa dei sondaggi a Bocca di Valle. Abbiamo una montagna ancora ricca d'acqua di cui sfruttiamo appena una piccola parte di potenziale, e la politica in questo ha colpe decisive». Iacovella sfida poi i sindaci dei sei Comuni dell'Avello. «Non risulta a nessuno un vertice sulla crisi dell'acqua, un atteggiamento inerte che sta seminando sfiducia nella gente. Per esempio», aggiunge, «potevano contrastare i recenti aumenti alle tariffe, una beffa per questo comprensorio, chiedendo l'applicazione dell' indicatore Mall, parametri che giudicano efficienza e congruità del servizio. Visto che il servizio e scadente, dati i frequenti e insopportabili distacchi, e la qualità dell'acqua è quanto meno discutibile, ai cittadini dovrebbe essere richiesto in bolletta un prezzo al metro cubo di gran lunga inferiore». L'ex consigliere cita un'altra voce della bolletta che dovrebbe essere annullata. «Dobbiamo pagare», sottolinea, «anche l'addebito previsto dalla legge Galli del 1989, che prevede una quota del gettito da accantonare per opere a difesa del suolo e delle risorse idriche. Opere che la Sasi non realizza».

©RIPRODUZIONE RISERVATAFrancesco Blasi