Crolla la tettoia di un benzinaio
Tragedia sfiorata a Santa Maria, pezzi di intonaco su un’auto. L’area spesso attraversata dai pedoni
CHIETI. Tragedia sfiorata a Santa Maria con la caduta di un pezzo d’intonaco dell’area di servizio. Circa quattro metri quadri di calcinacci della tettoia sopra i distributori si sono staccati, probabilmente per incuria e infiltrazioni d’acqua, cadendo su due auto in sosta tra le pompe di rifornimento dismesse, all’incrocio tra via degli Agostiniani e via Silvino Olivieri. In sintesi è quanto accaduto ieri mattina poco prima dell’una, in seguito a un massiccio distaccamento d’intonaco con danni concentrati su una sola delle due Fiat Seicento rosse parcheggiate. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale, in seguito alla segnalazione di un residente, isolando l’intera area pedonale, ora transennata.
Tragedia sfiorata, considerando che il marciapiede che costeggia l’area di servizio per i residenti è un punto di passaggio obbligatorio per raggiungere il parcheggio coperto o le proprie case. Senza contare, poi, il periodo scolastico in cui diventa area di ritrovo per i ragazzi. La caduta dell’intonaco, arrivato quasi sul ciglio della strada, ha completamente distrutto il parabrezza e il vetro anteriore di una delle due Seicento. Solo una leggera ammaccatura sullo sportello del conducente per la seconda. Nonostante sia ad uso privato, dismessa da circa un anno in attesa di un rinnovo di concessione dopo quella scaduta nel 2013, fino a ieri nell'area di servizio non si era verificata nessuna avvisaglia. Tanto che, seppur senza transenne, ma con solamente un piccolo, ma fondamentale cartello di divieto di sosta sulla parete dell’ufficio, in assenza di parcheggi gratuiti in molti hanno utilizzato quel punto, sia negli stalli laterali che addirittura parcheggiando tra le pompe di benzina, che complessivamente mette a disposizione circa una decina di posti auto.
«Era la prima volta che parcheggiavo all’interno dell’area di servizio», racconta la proprietaria della Fiat Seicento uscita quasi indenne dalla caduta d’intonaco. «Abito a Santa Maria e qui, pur avendo un auto piccolina, spesso non si trova parcheggio. Ho sempre lasciato l’auto nell’area laterale, sapevo che all’interno non poteva starci, ma in assenza di alternative ho parcheggiato in quel punto». Un paio di metri che potevano rivelarsi davvero maledetti e che ora riaprono il caso dei tanti distributori dismessi, abbandonati e che necessitano di uno vero smantellamento. Come a Sant’Anna, in via Asinio Herio o nel centro storico, in via Vicentini dietro l’ex Banco di Napoli, dove tuttavia, come segnala l’assessore ai lavori pubblici Mario Colantonio, «è già attiva la pratica per la rimozione». Pratiche di rinnovo o smantellamento per le quali sono necessarie verifiche strutturali e altre lungaggini burocratiche.
Giacomo Ioannisci
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