Curia, Ghidelli verso l’addio

Il papa Benedetto XVI ha «preso atto» delle dimissioni.

LANCIANO. Papa Benedetto XVI ha accolto le dimissioni del vescovo di Lanciano-Ortona, Carlo Ghidelli. A 9 mesi dalle dimissioni del capo della chiesa frentana “per raggiunti limiti di età”, è giunta la missiva della “presa d’atto” papale della decisione. Insomma, il Vaticano avverte che la scelta del successore di Ghidelli è quasi fatta; una scelta importante, perché il nuovo vescovo erediterà una diocesi che custodisce due miracoli eucaristici e i resti mortali dell’apostolo Tommaso.

Le valigie sono pronte dunque: dopo nove anni monsignor Ghidelli si appresta a fare ritorno nella città natale, Offanengo, e a dedicarsi totalmente agli studi biblici.
Il capo della chiesa frentana, presidente della Ceam (Conferenza episcopale abruzzese e molisana) e sottosegretario della Cei, ha presentato nell’aprile scorso le dimissioni per raggiunti limiti di età, i 75 anni imposti dal diritto canonico, ma solo alcuni giorni fa è arrivata la lettera pontificia in cui si comunica che le dimissioni sono state accettate. «Con l’arrivo della lettera sono sempre più in bilico» annuncia Ghidelli «Il papa può nominare il mio successore in qualsiasi momento: domani o tra sei mesi; devo essere pronto». Il vescovo, in realtà, non vorrebbe fare le valigie con troppa fretta; si augura che Benedetto XVI gli consenta di restare alla guida dell’arcidiocesi frentana fino al gennaio 2011, quando festeggerebbe i 10 anni di permanenza nella diocesi. «E’ un sogno» precisa il presule «farò quello che Dio vuole e che il Papa decide». Non è detto però che il sogno non si avveri.

In Vaticano, come al solito nel massimo riserbo, la macchina delle nomine si è messa in movimento ma è un meccanismo che normalmente agisce in tempi lunghi, talvolta anche molto. E tra l’altro non sarà certo facile per la burocrazia vaticana individuare l’erede più adatto per guidare la “diocesi del dubbio”, come la definisce Ghidelli, che custodisce il Miracolo Eucaristico - frutto del dubbio di un monaco basiliano sulla reale presenza di Gesù nell’Eucaristia - e delle spoglie mortali dell’apostolo “diffidente”, San Tommaso.

Intanto, fino alla nomina del 41º vescovo, Ghidelli continuerà a tenere le redini della diocesi frentana, ancora stretta nella morsa della crisi economica che porta molte famiglie in cerca di aiuto a bussare alle porte dell’arcivescovado e della Curia, specie dopo la decisione di spostare la sede della Caritas all’interno del palazzo e affidarla a don Domenico Salvatore. Ghidelli tra l’altro segue da vicino il caso della Chiesa di San Carlo Borromeo in località Gaeta. Sul progetto però, pesa il “dietrofront” del sindaco Filippo Paolini (Pdl) che prima aveva concesso il terreno sul quale erigere l’edificio poi, a Natale, ha fermato tutto per problemi legati al Prg.
Intanto, oggi, alle 17 in Curia, il direttore della libreria “Sacre Scritture”, Valdo Bertalot e Mara La Porta, presentano il libro di Ghidelli: “La gioia e il coraggio dell’ecumenismo”.