Il centrocampista del Chieti Moro Masawoud ospite della trasmissione "I Fatti Vostri"

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Dal viaggio col barcone all'adozione: la storia del calciatore del Chieti finisce in tv / VIDEO

Il centrocampista neroverde ospite della trasmissione "I Fatti Vostri" su Rai2: rimasto orfano, è arrivato dal Ghana ed è stato adottato da una famiglia siciliana 

CHIETI. L’infanzia in Ghana, il viaggio della speranza in Italia, gli anni nel centro di accoglienza in Sicilia. E l’incontro con il talent scout che gli mette per la prima volta un pallone tra i piedi e poi diventerà suo padre adottivo. Moro Masawoud in Italia ha trovato una nuova famiglia e insegue un sogno: diventare un calciatore professionista. Oggi il 22enne centrocampista italo-ghanese indossa la maglia del Chieti (serie D) ed è il beniamino della tifoseria neroverde. Un giorno spera di poter compiere il grande salto e arrivare più in alto possibile. Lo ha promesso alla mamma poco prima della sua morte. La sua storia, raccontata qualche giorno fa dal Centro, ha avuto risalto nazionale. Masawoud stamattina è stato ospite della trasmissione "I Fatti Vostri", in onda su Rai2, dove ha ripercorso la sua vita. 

Il viaggio della speranza. Nato in Ghana, Moro è rimasto presto orfano. A 14 anni parte per la Libia grazie all’aiuto di sua zia. Qui lavora e racimola soldi per affrontare il viaggio della speranza in Italia. A 16 anni arriva con un barcone sulle spiagge della Sicilia e viene trasferito in un centro di accoglienza a Borgetto, vicino Palermo. Vuole fare il calciatore e si allena a Partinico nell’accademia per talenti internazionali fondata da Francesco Tola, un insegnante di storia dell’arte che fa anche il dirigente sportivo.

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Può un pallone salvare la vita? Da Chieti il racconto di Masawoud in tv ai Fatti vostri
La storia del calciatore ghanese del Chieti arrivato con il barcone

L’adozione. Francesco accoglie Moro in casa come un figlio e diventa suo padre adottivo. L’adozione ufficiale, dopo un lungo iter, è arrivata il 18 luglio scorso, qualche settimana prima dell’arrivo di Moro a Chieti. «Non ho mai avuto problemi a chiamarlo papà», racconta Masawoud, «perché Francesco mi ha accolto subito nella sua famiglia e non mi ha fatto sentire diverso. L’ho conosciuto nel centro di accoglienza e c’è stata subito grande sintonia».
Una sintonia reciproca. «Mi ha chiamato per la prima volta papà tre mesi dopo il nostro primo incontro», dice Francesco Tola. «È un ragazzo umile ma determinato. Si allenava con grande costanza nell’accademia di Partinico, a volte anche troppo. Spesso dovevo dirgli: “Moro, per oggi basta. Va bene così”. Lui, invece, voleva continuare ancora perché crede di poter arrivare in alto e vuole farcela».

La carriera. Moro inizia a giocare in Eccellenza con il Cus Palermo, poi il doppio salto in C all’Albissola sfuma perché la squadra non si iscrive al campionato. Va al Trapani in B ma per problemi burocratici non può essere tesserato. Così riparte dalla D col Troina, poi l’under 19 con la Cavese, il Roccella e il Bra dove lo scorso anno è stato protagonista portando la squadra ai play off con un gol all’ultima giornata. A Chieti è arrivato ad agosto grazie al ds Demetrio Sartiano che crede nelle qualità del ragazzo. È uno dei migliori in campo in ogni partita. Tanta quantità e corsa, ma anche qualità. Masawoud è un tuttocampista e i tifosi aspettano il suo primo gol per vederlo esultare con le capriole che faceva Obafemi Martins. «Lo scorso anno al Bra per esultare dopo un gol è andato da una parte all’altra del campo facendo le capriole», sorride il papà. «Speriamo che presto anche i tifosi neroverdi possano vedere Moro fare le capriole».

Il Chieti e gli hobby. Nella città teatina il ragazzo di origini ghanesi ha trovato un’altra famiglia che lo ha adottato: squadra, società e tifosi. «Qui mi trovo molto bene», racconta Masawoud, «la città è bella, mi piace passeggiare dopo pranzo nella villa comunale perché c’è tanto verde. Mi rilassa quando sono sovrappensiero».
Ama il mare di Mondello e Balestrate, va pazzo per le lasagne della nonna e tifa per il Barcellona e il Palermo. Il suo idolo è Messi. Uno dei suoi più cari amici è M’Bala Nzola, attaccante dello Spezia che ha conosciuto a Trapani. Masawoud è comparso anche in un video musicale da oltre 7 milioni di visualizzazioni dei rapper Kurdo e Majoe dove palleggia per le vie di Borgetto. La canzone parla dei sogni dei giovani. Anche Masawoud ne ha uno: «Diventare un calciatore professionista. L’ho promesso a mia mamma. Penso a lei e trovo la forza di credere nel mio sogno ogni giorno». Intanto, il Chieti se lo gode. E aspetta le sue capriole.

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