Dalle modifiche del I secolo a.C. alle trasformazioni altomedievali

28 Settembre 2024

L’area archeologica dei Tempietti romani di Chieti è il risultato di diverse fasi costruttive antiche e medievali. L’impianto originario si sviluppava a un livello più basso dell’attuale, attorno a...

L’area archeologica dei Tempietti romani di Chieti è il risultato di diverse fasi costruttive antiche e medievali. L’impianto originario si sviluppava a un livello più basso dell’attuale, attorno a un pozzo profondo 38 metri, ed era costituito da due edifici affiancati. Tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I d.C., il complesso collocato su un lato del foro dell’antica Teate viene riorganizzato: al di sopra delle murature degli edifici vengono costruiti due nuovi templi gemelli. Successivamente viene addossata al complesso una terza struttura più piccola. In età altomedievale il tempio più a nord viene trasformato in chiesa, di cui oggi è visibile l’aspetto seicentesco, consacrata ai santi Pietro e Paolo. Un ulteriore edificio di epoca romana, il cosiddetto “quarto tempio”, è inglobato nelle murature di un palazzo moderno ai margini della piazza che circonda l’area archeologica.