Discarica abusiva a Punta Penna

VASTO. I soliti incivili hanno colpito ancora. Questa volta è stata presa di mira l’area di Punta Penna a ridosso del porto. Qualcuno ha pensato di decorare i viali con il pattume. La notte fra...

VASTO. I soliti incivili hanno colpito ancora. Questa volta è stata presa di mira l’area di Punta Penna a ridosso del porto. Qualcuno ha pensato di decorare i viali con il pattume. La notte fra sabato e domenica alcuni mezzi pesanti (almeno tre vista la quantità del pattume) hanno raggiunto Punta Penna con lo scopo di liberarsi di ogni genere di rifiuti. E così è stato. Ieri ai cittadini che hanno raggiunto il promontorio per una passeggiata è apparsa la scena deprimente. Un lungo tappeto di rifiuti costeggiava la strada.

Punta Penna come contrada Zimarino o contrada San Marco. Le discariche abusive in città non si contano più. L’ambiente viene oltraggiato quotidianamente. Il problema ha assunto proporzioni tali da spingere il prefetto di Chieti,Fulvio Rocco De Marinis, ad intervenire nominando 15 sentinelle dell’ambiente. Sono stati programmati servizi di prevenzione e vigilanza.

Intanto il malcostume impera. La città invoca punizioni esemplari contro chi offende l’ambiente e si prende gioco dei residenti. «Sarebbe opportuno che il legislatore riflettesse sui danni che le discariche abusive, spesso farcite di materiale tossico, provocano ai corsi d’acqua e al mare», insiste Paolo Leonzio, responsabile regionale della Fee che conduce una battaglia contro le discariche abusive. «Chi sporca deve essere punito e condannato a bonificare l’area che ha insozzato», è la richiesta dei cittadini. (p.c.)

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