Distretto sanitario nell’ex asilo: «Il Peter Pan in vendita alla Asl» 

Domani in consiglio si vota la sanatoria per il terreno esterno all’immobile abbandonato dello Scalo E la maggioranza devolve i gettoni di presenza al sociale. Ferrara: «Servizi medici attesi dal 2018»

CHIETI. L’ex asilo nido Peter Pan diventerà un piccolo distretto sanitario di base nel cuore di Chieti Scalo con ambulatori medici, un punto prelievi e una sede distaccata del Cup. La vendita alla Asl dell’immobile in abbandono, di proprietà del Comune, sarà perfezionata dopo l’acquisizione della servitù tramite l’approvazione della relativa delibera che sarà portata domani in consiglio comunale. Lo ha fatto sapere il sindaco Diego Ferrara, ieri mattina insieme alla vicepresidente del consiglio comunale Silvia Di Pasquale, all’assessore alla Sanità Fabio Stella e ai consiglieri comunali Alberta Giannini, Silvio Di Primio ed Enrico Iezzi. «Colmeremo una mancanza che va avanti dal 2018», specifica il primo cittadino, «quando la Asl chiuse il distretto sanitario. Dal 2020 abbiamo avuto pressanti richieste dai cittadini dello Scalo di riaprire un punto sanitario, la cui importanza è grande. Ora ci stiamo riuscendo».
L’assemblea si riunirà in seconda convocazione domani alle 18.30 solo per il voto, dopo il rinvio della prima seduta per mancanza del numero legale. Lunedì scorso, infatti, l’opposizione aveva abbandonato l’aula dopo la discussione, seguita dal consigliere di maggioranza Alberto Chiavaroli. Lo slittamento tuttavia non peserà sulle casse del Comune in dissesto, almeno per l’erogazione dei gettoni di presenza dei politici di maggioranza, i quali hanno annunciato che rinunceranno agli importi per dirottare i loro corrispettivi sui capitoli di bilancio riservati al sociale. «Siamo uniti e compatti, evidentemente a parte Chiavaroli», punzecchiano i consiglieri Giannini, Di Primio e Iezzi, «hanno pesato due assenze, comunicate con largo anticipo. L’opposizione, invece, ha fatto una mossa irresponsabile perché prima ha chiesto condivisione e poi ha fatto cadere il numero legale, tra l’altro dopo avere esaminato la documentazione in commissione per tre volte nell’ultimo mese».
Nelle scorse settimane, gli uffici comunali hanno lavorato in maniera certosina per ricostruire la proprietà dello stabile e del terreno circostante, partendo da documenti e collaudi che risalgono alla fine degli anni Settanta. «La delibera chiuderà l’iter della vendita, affinché la Asl possa ristrutturare l’immobile», rimarca Ferrara, specificando che il Peter Pan «è di proprietà del Comune, tale status si rileva anche dalla visura catastale, già dal 1994 il bene era già registrato come patrimonio dell’ente». «Il problema è sul terreno circostante», prosegue il sindaco, «che formalmente non risulta nostro, ma c’è una documentazione che ci indica la cessione volontaria da parte della Trafileria meridionale. Quando ci sono queste situazioni, l’amministrazione ha il dovere di sanarle e mettere a posto le carte».
«Una ricostruzione doverosa», aggiunge l’assessore Stella, «visto che il terreno esterno è frazionato e comprende anche una parte di via Pescara. Sulla proprietà insiste non solo il Peter Pan, ma anche l’asilo in uso all’istituto comprensivo adiacente. Sanare questa situazione non è una scelta politica, ma un atto dovuto che si perfezionerà in consiglio comunale, in modo da incassare il valore della vendita ed essere pienamente legittimati alla cessione dell’immobile, perché Chieti Scalo ha bisogno del distretto sanitario. I consiglieri di Chieti Scalo non si sono forse resi conto che le categorie più svantaggiate, gli anziani, risentono della mancanza di questi servizi e rallentare l’operazione non è un segnale di attenzione».
«Siamo stati accusati di appropriarci di una proprietà non nostra e che non avevamo titoli per farlo», insiste Di Pasquale, «ma la delibera è un atto di acquisizione sanante ex articolo 42. Si continua a fare demagogia superflua e inutile, allarmando dove non serve. Questa amministrazione sta cercando di mettere a posto cose che chi ha governato prima non ha minimamente trattato».
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