Dopo due anni i Ducato salpano dalle banchine

Partiti per la Russia 199 furgoni prodotti dalla Sevel: la crisi è alle spalle

VASTO. Punta Penna, ore 9: 199 furgoni Ducato provenienti dallo stabilimento Sevel vengono caricati su una nave mercantile battente bandiera maltese e inviati in Russia. E' il primo viaggio dopo due anni di stop. Lo stabilimento della Val di Sangro ricomincia dopo un periodo di crisi ad esportare i furgoni all'estero. E' un importante segnale per l'economia del comprensorio. Un passaggio che induce a sperare che il periodo più buio per il settore automotive sia passato.  Le operazioni di carico dei mezzi commerciali saranno per il momento sporadiche, ma è comunque un importante passo in avanti.

La presenza del mercantile "Neptunus Dynamis" proveniente da Malta non è passato inosservato. La nave ha sostato in porto 24 ore: il tempo necessario per le operazioni di carico, e poi ha ripreso il largo facendo rotta su Trieste. Dal porto friulano i furgoni prodotti in Abruzzo saranno trasferiti in Russia.  «Punta Penna mostra evidenti segni di ripresa dopo un anno decisamente negativo», dice il comandante del Circomare, Fabio Occhinegro. Nel 2009 l'attività mercantile è andata in rosso facendo segnare un meno 70% delle esportazioni.

Le spedizioni della Sevel erano state cancellate. Le banchine sono rimaste spesso vuote. La crisi dell'auto ha stravolto gli indici economici ed è mutato il borsino dell'export proiettandolo verso il basso.  I collegamenti con Koper (Croazia) da parte della società Grimaldi per il trasporto dei furgoni Ducato si è fermato a novembre 2008. A salvare lo scalo vastese nel periodo di crisi è stato il biodiesel prodotto dalla Ecofox. Il ritorno in porto dei furgoni diretti nell'Est è considerato un avvenimento e per questo è accolto con soddisfazione e speranza.

Industriali e operatori confidano nell'aiuto delle istituzioni per riuscire a venire fuori definitivamente dal tunnel della crisi. Lo scalo marittimo istoniense, grazie all'allargamento della banchina di levante e al miglioramento delle allaccianti stradali (le opere preventivate a Punta Penna hanno un costo di 30milioni di euro), è pronto per riprendere l'attività a pieno ritmo. (p.c.)

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