Droga, confermati tutti gli arresti

Dipendente della Provincia Di Rocco, la moglie e altri otto restano dentro. A casa solo un giovane

LANCIANO. Restano in carcere quasi tutti gli arrestati nell’operazione “Gipsy drug”, con la quale Procura e carabinieri hanno inferto un colpo allo spaccio delle famiglie rom del Frentano. Dopo gli interrogatori di garanzia delle undici persone raggiunte da ordinanza di misura cautelare, otto in carcere e tre ai domiciliari, il gip Massimo Canosa ha respinto la maggior parte delle richieste di scarcerazione o attenuazione delle misure cautelari. L’unico a passare dal carcere agli arresti domiciliari è Simone Cecco D’Ortona, 23 anni, difeso dall’avvocato Alfonso Ucci.

Individuato dalle indagini come pusher al dettaglio, il giovane ha respinto le accuse di spaccio a suo carico. Restano in carcere, invece, il dipendente della Provincia, Giuseppe Di Rocco, 66 anni, e la moglie Soriana Sablone, 53 anni, che avrebbero ammesso solo alcuni degli episodi di spaccio contestati dalle accuse, di piccola entità e sporadici. Dopo l’interrogatorio di venerdì scorso, il Gip si è espresso negativamente sulla richiesta di arresti domiciliari per l’uomo, a causa dell’indisponibilità di un luogo presso terzi dove trascorrere la custodia cautelare. Ma sabato gli avvocati Alessandro Troilo, per Di Rocco, e Alberto Paone, per la Sablone, hanno depositato un’istanza motivata per i domiciliari, indicando per la coppia la disponibilità di domicili separati. Su questa nuova richiesta il giudice per le indagini preliminari deve ancora pronunciarsi. Sono state, invece, rigettate le istanze di scarcerazione per i marocchini Nabil Arouizi, 22 anni, e Mohamed Erragh, 27, entrambi residenti ad Atessa e detenuti ai domiciliari (l’avvocato Paone impugnerà il provvedimento al tribunale del riesame), e per Vera Morelli, 56 anni, rinchiusa nel carcere di Castrogno, a Teramo, e difesa dall’avvocato Gaetano Pedullà. «L’unico indizio a suo carico», spiega il legale, «sarebbe una maglia prima portata a mano e poi indossata, sotto la quale avrebbe nascosto la sostanza stupefacente». Restano in carcere anche Stefano Fumagalli, 33 anni, corriere milanese delle droga, e i lancianesi Nicola Della Morgia, 55 anni, Sante De Rosa, 27, e Fabrizio Guarnieri, 27. Quest’ultimo è l’unico accusato di furto aggravato, per aver rubato duemila euro nell’abitazione della Morelli, suocera della sorella.

Stefania Sorge

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