Droga ed estorsioni, aumentate le pene

Operazione Tramonto: in appello assolto solo uno dei 13 indagati. I difensori annunciano ricorso

VASTO. In primo grado, l’8 maggio 2013 il giudice di Vasto Falcione distribuì 69 anni di carcere fra 13 indagati. La Corte d’Appello non solo ha confermato le condanne (assolto solo un imputato) per spaccio di droghe, estorsioni e attentati incendiari, ma in qualche caso ha aumentato le pene accogliendo il ricorso del Procuratore Giancarlo Ciani. Il procuratore di Vasto, dopo la sentenza di primo grado, presentò ricorso in Appello contro 4 indagati e in Cassazione contro altri 9. Gli appelli, riunificati, sono stati accolti.

La sentenza d’appello è stata letta lunedì sera dopo 6 ore di camera di consiglio.

Il collaboratore di giustizia Lorenzo Cozzolino e la moglie Italia Belsole, ascoltati in videoconferenza da una località sconosciuta e assistiti dagli avvocati Antonio Di Micco e Nicola Artese, riconosciute le attenuanti della collaborazione sono stati condannati entrambi rispettivamente a 6 anni e 8 mesi di reclusione e a una multa di 28 mila euro. In primo grado erano stati condannati a 10 anni ciascuno. Aumentata da 6 anni a 6 anni e 8 mesi, più 30mila euro di multa la pena per Giuseppe Florio, assistito dagli avvocati Arnaldo Tascione e Raffaele Giacomucci. Scende da sei anni di reclusione a 4 anni e 8 mesi la condanna per Giovanna Cozzolino, la figlia di Lorenzo. La giovane, che ha rifiutato per ben due volte il programma di protezione prendendo le distanze dal padre, era difesa dall’avvocato Gaetano Coccoli. Per Corrado Piazzese, difeso dall'avvocato Giacomucci, la sentenza è passata da 4 anni di reclusione a 4 anni e 6 mesi e 24 mila euro di ammenda. È di 4 anni e due mesi la condanna per Franco Pennese, 4 anni per Gaetano Ariosto. Sale da 4 a 5 anni e dieci mesi la per Simone Forlini.

Condanna a 8 anni, 30 mila euro di ammenda e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Luciano Michele De Stasio. Interdizione anche per Lauro Cetrullo, condannato a 6 anni e 24 mila euro di ammenda. Assolto Daniel Vito De Nicolis. Soddisfatta il legale che assisteva De Nicolis, l’avvocato Alessandra Cappa.

Gli avvocati al termine della sentenza hanno preannunciato ricorso in Cassazione.

L’operazione Tramonto fu un blitz concordato dalle forze dell’ordine di sei regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Lazio, Puglia, Emilia Romagna. Gli arresti scattarono a gennaio 2011 dopo un anno di indagini dirette dal procuratore Giancarlo Ciani e dal procuratore capo dell’epoca, Francesco Prete.

L’operazione portò alla luce una inquietante consorteria ritenuta colpevole di una serie di gravi reati. Fu proprio l’operazione Tramonto a convincere Cozzolino a collaborare con la giustizia.

La sua collaborazione ha portato due mesi fa all’operazione “Adriatico”. (p.c.)

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