il papà capogruppo

E il consigliere Sigismondi culla in aula la figlia di 7 mesi

VASTO. Si fa portare la figlioletta di sette mesi in Comune per non abbandonare l’aula e votare la mozione presentata dalle minoranze. Pur di garantire la sua partecipazione al dibattito e alla...

VASTO. Si fa portare la figlioletta di sette mesi in Comune per non abbandonare l’aula e votare la mozione presentata dalle minoranze. Pur di garantire la sua partecipazione al dibattito e alla votazione, Etelwardo Sigismondi, capogruppo di Fratelli d’Italia, non ha esitato ad accudire la piccola Sveva nella sala consiliare, mentre erano in corso i lavori dell’assemblea civica monotematica sulla cultura. Un tenero siparietto che per un po’ è riuscito a smorzare i toni della dialettica politica. «Avevo lasciato la bambina con i nonni perché mia moglie Ersilia, avvocato, era impegnata all’Aquila», racconta Sigismondi, «al momento della votazione, però, mi hanno telefonato i miei genitori dicendo che la piccola stava piangendo e che non riuscivano a calmarla. Per non abbandonare l’aula ho chiesto a mio padre di portarmela in Comune».

È toccato al nonno Evandro, ex comandante della polizia municipale, accompagnare la nipotina che, appena varcata la sala consiliare e rassicurata dal papà si è tranquillizzata e ha dormito nel passeggino. Sigismondi ha potuto partecipare ai lavori e votare la mozione, respinta dalla maggioranza di centrosinistra.

Per Sveva che sette mesi ha fatto il debutto nell’aula consiliare non è stata la prima esperienza. La bambina ha già avuto il suo “battesimo di fuoco”.

«Due settimane fa l’ho portata a Fiuggi al congresso di Fratelli d’Italia», racconta il capogruppo consiliare del partito di Giorgia Meloni, «delle due l’una, o mia figlia amerà la politica o la odierà». (a.b.)

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