E l’azienda risponde: subito i lavori

Il direttore tecnico D’Ippolito risponde: «Sorgenti in calo, il momento è critico»
LANCIANO . Il livello dell’acqua alla sorgente del Verde che continua a scendere, sorgenti superficiali asciutte, pressioni che crollano, serbatoi che si vuotano prima del tempo, razionamenti necessari ma che comportano rotture alle tubature vecchie, caldo anomalo: sono alcune delle spiegazioni che la Sasi dà sulla carenza di acqua che si sta vivendo. Un calo fisiologico della sorgente che si sapeva ci sarebbe stato ma che è diventato drammatico dopo un'estate rovente e un inverno secco, senza pioggia e neve. «La situazione alle sorgenti è critica e la Paolucci può verificarla di persona venendo a Fara, altro che numeri al lotto», risponde il direttore tecnico della Sasi Pio D’Ippolito sui dubbi della reale portata di acqua nelle sorgenti sollevata dall’assessore Tonia Paolucci. «Siamo nel periodo di calo fisiologico, immettiamo meno acqua, un quarto è di aria che crea problemi. C’è un abbassamento della quantità di acqua non facile da gestire soprattutto arrivando al serbatoio di Casoli dove partono le due diramazioni per Vasto e Lanciano dove si creano degli squilibri. La vasca a Fara si abbassa quasi un centimetro ogni due giorni e sono litri di acqua che non abbiamo. Meno acqua, la pressione scende e ci sono problemi», precisa D’Ippolito ieri a Bari assieme al presidente Gianfranco Basterebbe per acquistare un’altra autobotte: «Serve per Tornareccio e per altri comuni che sono proprio senza acqua a differenza di Lanciano». «Che ha carenze nelle contrade e nella parte alta della città sia perché i serbatoi delle contrade sono sottodimensionati» riprende il direttore, «sia perché c’è meno acqua. Ad esempio domenica nel serbatoio di Marcianese anziché 24 litri ne sono entrati 14 e l’acqua è finita prima». Altri problemi ci sono per le tubature vecchie che perdono litri di acqua: «Purtroppo subiscono rotture a causa delle chiusure che sono però necessarie». Rotture e riparazioni. «Abbiamo appena firmato quattro contratti da 40mila euro per riparazioni dopo la ricerca perdite per Lanciano, Gissi, San Buono, Furci, Ortona, Casalbordino», annuncia D’Ippolito. «Quattro ditte esterne che si aggiungono alle nostre per velocizzare i lavori: sono ad esempio 47 a Lanciano da fare subito. Gli avvisi sulle chiusure per le riparazioni ci saranno, anche se sono di poche ore».(t.d.r.)