Ele, interrogate le amiche dell’ultima cena insieme

Senza soste le indagini sulla maestra musicista scomparsa da quindici giorni Una donna sostiene di averla vista a Casalbordino con un uomo di colore
VASTO. Un nuovo avvistamento di Eleonora Gizzi, 34 anni, la maestra di Vasto scomparsa da 15 giorni, ha portato ieri gli investigatori a Casalbordino. La donna sarebbe stata vista da una signora nei pressi della stazione di servizio Portobello. Pare non fosse sola ma in compagnia di un giovane di colore. La donna lo ha ripetuto ieri anche alla troupe televisiva di “Quarto grado”, la trasmissione di Retequattro. Ovviamente come tutte le segnalazioni fatte i questi giorni, va verificata. Ed è quello che sta facendo la polizia. In commissariato sono stati chiamati anche gli amici che la maestra aveva a Pescara. Il dirigente, il vicequestore Cesare Ciammaichella, attraverso amici e parenti cerca di risalire alla causa della fuga. Non è esclusa una delusione d’amore. Un colpo che ha minato il fragile equilibrio emotivo della donna.
L’avvistamento. Si chiama Anna ed è sicura che quella giovane donna che camminava nei pressi della stazione di servizio Portobello, a ridosso della Statale 16, fosse Eleonora. Quella figura femminile era molto simile alle foto pubblicate dal Centro. Se quella donna era davvero la maestra, familiari e amici possono tirare un sospiro di sollievo: era viva e stava bene. Non era comunque sola ma con un giovane di colore. Purtroppo non ci sono elementi per valutare se quella persona fosse davvero l’educatrice o molto più semplicemente qualcuna che le somigliava. E mentre i volontari coordinati dal viceprefetto Giovanni Giove continuano a cercare ovunque la trentaquattrenne, l’attività investigativa della polizia varca i confini comunali.
Le indagini. Gli agenti attraverso le agende e gli oggetti di Eleonora sono riusciti a ricostruire la vita della donna a Pescara, la città in cui lavorava e dove aveva deciso di vivere. A Pescara potrebbe esserci anche qualcuno di cui Eleonora si era invaghita. Un amore non corrisposto. Le statistiche, del resto, parlano chiaro. Una grande percentuale delle sindromi depressive è determinata da delusioni sentimentali. Gli investigatori stanno seguendo anche questa pista. Tutto ciò che ha fatto parte della vita di Eleonora viene controllato. Le indagini proseguono senza sosta. La speranza è che Eleonora bersagliata da migliaia di affettuosi messaggi ci ripensi e si faccia viva con i suoi. «Poi potrà decidere liberamente cosa fare. Ma non farci più stare in pena», ripete anche attraverso le pagine di Facebook l’amica Sonia. «Io sono venuta a Vasto per te e tu non c’eri. Torna. Riprenderemo insieme a seguire tutto quello che ci piaceva e ci faceva stare bene», insiste Sonia.
Paola Calvano
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