Elezioni Rsu nel corridoio, parte la denuncia
Supermercato Conad-Leclerc, l’Ugl va in tribunale: «L’azienda ci nega una stanza e favorisce la Cisl»
LANCIANO. Sfoceranno in una denuncia alla tribunale di Lanciano per condotta antisindacale e sindacato di comodo (articoli 28 e 17 dello Statuto dei lavoratori) le elezioni per il rinnovo delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) del supermercato Leclerc-Conad, di scena ieri e l’altro ieri nel centro commerciale Lanciano. Lo annuncia l’Ugl-terziario per voce del dirigente sindacale della provincia di Chieti, Maria Luisa Di Guilmi.
Le accuse riguardano innanzitutto la sede per effettuare le elezioni che porteranno all’individuazione di 8 Rsu per un totale di 138 dipendenti. Dopo la richiesta e la presentazione delle liste, l’Ugl si è vista negare dalla società che rappresenta il supermercato Leclerc-Conad, l’utilizzo di una stanza.
Le votazioni sono state quindi effettuate sul tavolino di un bar del centro commerciale, nel pieno viavai di acquirenti e passanti. «L’azienda», spiega la Di Guilmi, «ha recepito la comunicazione della Fisascat-Cisl che sosteneva che la Rsu era già scaduta e che quindi le elezioni dovevano essere annullate. Abbiamo ribadito a nostra volta che le procedure effettuate erano tutte corrette e l’azienda ci ha quindi fornito l’elenco dei lavoratori per l’indicazione delle liste. A quel punto», prosegue la rappresentante sindacale, «la Cisl si è trovata in ritardo nella presentazione delle liste ed è stata esclusa dalla commissione elettorale. Di qui la diffida della Cisl all’azienda a far procedere nelle votazioni e a far concedere i locali per le elezioni».
Di fatto le elezioni si sono svolte senza poter utilizzare una sede appropriata. I rappresentanti sindacali uscenti hanno allestito un banchetto all’interno del centro commerciale con le urne e le liste in bella vista in uno dei corridoi del centro commerciale.
L’Ugl ha anche allertato le forze dell’ordine per far verbalizzare che le elezioni si stavano regolarmente svolgendo in una sede non appropriata. «Abbiamo coinvolto la segreteria nazionale per portare avanti questa vicenda», prosegue la Di Guilmi, «di fatto l’azienda sta proteggendo la Fisascat-Cisl a nostro danno e obbedisce alle comunicazioni del sindacato senza preoccuparsi di verificare le nostre istanze. Il fatto di non concederci i locali per le votazioni ha leso un nostro diritto, di qui la volontà di denunciare anche in tribunale questa situazione». (d.d.l.)
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