Felisia, Dama delle chiavi fa innamorare Ortona
La studentessa di 18 anni sfila nel corteo in onore del patrono San Tommaso Oggi in cattedrale i doni delle contrade, la processione e il gran concerto
ORTONA. Il tempo regge, un raggio di sole squarcia la spessa coltre di nubi carica di pioggia illuminando la magnificata facciata del teatro Tosti. La dama delle Chiavi D'Argento Felisia D'Auria si affaccia alla balconata e uno scroscio di applausi accede un sorriso sul suo volto pulito e da bambina. Il sindaco della città, Vincenzo D'Ottavio le si avvicina e legge la pergamena dove c'è la formula di rito prima della consegna del cuscino su cui poggiano le chiavi che aprono il sacro Busto d'argento di San Tommaso Apostolo, patrono della città di Ortona.
La tradizione si ripete anche quest'anno, e, la cittadina costiera fa ancora una volta un tuffo nel passato con il Corteo storico che apre ufficialmente le festività di Perdono 2014. La sfilata lunga ma ben organizzata dalla Compagnia del Castello, dall'Ente Manifestazioni Ortonesi e dal Comune è partita dalla Cattedrale ed è andata a prendere il personaggio protagonista della manifestazione molto amata dagli ortonesi e dai “forestieri”. In testa, il gonfalone di Ortona con le municipalità ospiti, poi i vari gruppi medievali con gli sbandieratori, sempre molto apprezzati, i musici, i tamburini, le damine, i cavalieri, i notabili e tanti altri personaggi rievocativi. C'erano anche le nove neoelette damigelle di quartiere a rappresentare i rispettivi rioni della città. In corteo, anche le tante “anime” delle associazioni ortonesi e le autorità civili e militari. Tante persone sui lati del percorso cittadino hanno applaudito il passaggio del corteo e, soprattutto, lei, la dama Felisia, studentessa liceale diciottenne, che quest'anno ha avuto l'onore di ricoprire un ruolo importante, indossando un bellissimo costume storico. E di vestiti vistosi, colorati, preziosi ce ne sono stati diversi provenienti dalla sartoria del maestro ortonese Ugo Busini.
Un Corteo, comunque, molto “paparazzato” dai fotografi che hanno riportato a casa ricordi di questa bella giornata. La Dama è dovuta entrare in chiesa alle diciannove per la consegna delle chiavi all'arcivescovo della Diocesi Lanciano-Ortona, monsignor Emidio Cipollone che ha esposto il Sacro Busto di San Tommaso e, nei vespri Solenni, ha promulgato l'indulgenza Plenaria del “Perdono”. Questa mattina, la sfilata del Dono, la messa alle ore 11 all'aperto in piazza San Tommaso e nel tardo pomeriggio la processione con il Busto di San Tommaso. La sera, l'Orchestra dei Giovani Accademici, diretta dal maestro Paolo Angelucci, delizierà la città con un bel concerto. In centro, bancarelle e giostre attirano soprattutto i più giovani. Domani, l'ultimo giorno di festa che vedrà l'esibizione del musicista napoletano Avitabile e i Bottari che “infiammerà” piazza Porta Caldari, ma prima nel pomeriggio terrà un convegno interessante. Come sempre l'ultima “parola” ai fuochi artificiali sparati dal Porto.
Lorenzo Seccia