Feste di settembre Marino: tutelati bande luminarie e fuochi

Il presidente del Comitato smorza le critiche sul cartellone «Programma per far celebrare al meglio la tradizione»

LANCIANO. «Non si possono ridurre le Feste di Settembre di Lanciano al solo concerto del 16 settembre. Chi lo fa o è in malafede o non è di Lanciano». Con queste parole il presidente del comitato feste, Stefano Angelucci Marino, interviene a smorzare le polemiche scatenate dalle aspettative del pubblico lancianese, storicamente molto alte, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto tradizionale delle celebrazioni patronali, e dei cantanti ospiti.

In tanti hanno criticato, spesso usando il mezzo dei social network, la scelta di non puntare su un cantante cosiddetto “big”. «Un budget davvero stretto (sceso da 140mila euro ad 85mila euro, ndc)», spiega Angelucci Marino, «obbliga a fare delle scelte. Noi abbiamo deciso di salvaguardare la tradizione, ovvero luminarie, fuochi e banda. A differenza di altre piazze, Lanciano ha una tradizione di luminarie e di fuochi importante. E costosa, comunque. Avendo scelto questa strada restava un budget piccolo per i cantanti, e abbiamo scelto, come l’anno passato, un gruppo giovane per i giovani. In altre piazze, non avendo luminarie e fuochi così “pesanti”, si può investire molto, se non tutto addirittura, sul cantante. Questa è la realtà e noi ci siamo assunti la responsabilità di agire in questo modo».

A incidere pesantemente sui costi sono state le misure di sicurezza imposte dal commissariato di polizia sullo svolgimento degli spettacoli pirotecnici. La tragedia di Città Sant’Angelo, con l’esplosione della fabbrica di materiale pirico della famiglia Di Giacomo, e il ferimento di un bambino a Lanciano in seguito allo scoppio di un petardo inesploso, obbligano a determinate scelte di prevenzione e sicurezza. Come quella, ad esempio, di prevedere un personale specializzato triplicato rispetto agli altri anni. Lo staff tecnico che si occuperà esclusivamente dei fuochi passa infatti da 20 a 60 persone, tutte specializzate per eventi ad alto rischio e incendi.

La spesa destinata alle serate clou delle Feste, il 13, 14, 15 e 16 settembre è stata risicata quindi a soli 15mila euro. Logico che non si potessero fare salti mortali. Ma i cantanti scelti sono di tutto rispetto. A cominciare dai Mom Blaster, che aprono il concerto della serata finale (il 16), band locale che sta riscuotendo un notevole successo sul panorama rock indipendente nazionale e che in Abruzzo ha aperto i concerti di Daniele Silvestri, Sud Sound System e Irene Grandi. Anche i Nuju (di scena il 15 settembre), band emergente calabrese di urban folk, si stanno ritagliando spazi importanti. Come quello del circuito di Musica contro le mafie. Gli Après la classe, che chiudono le Feste di settembre (il 16), sono infine autori di uno dei brani, “Mammalitaliani”, tra i più suonati dalle radio lo scorso anno. I loro testi, incalzanti, dal ritmo patchanka e ska, sono tra i più interessanti del nuovo panorama musicale italiano. Un loro brano, “Paris”, è stato scelto come colonna sonora del fortunato programma “Le Iene” di Italia Uno. E il gruppo salentino vanta collaborazioni con Caparezza, Negramaro e Sud Sound System. «Le feste», conclude Angelucci Marino, «sono di Lanciano e dei lancianesi. Sono state pensate per far divertire e celebrare al meglio i 180 anni di tradizione di questa città. Faremo cambiare idea a chi è scettico».

Daria De Laurentiis

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