Festival Artinvita in cinque tappe «Così lanciamo artisti emergenti» 

Anche Arielli, Crecchio, Orsogna, Guardiagrele e Semivicoli tra le località per spettacoli e mostre Un bando per under 35 abruzzesi con la selezione di tre opere da esporre nelle gabbie di ZooArt  

ORTONA. Ortona, Arielli, Crecchio, Orsogna e Guardiagrele sono tra le tappe del Festival internazionale degli Abruzzi Artinvita. La manifestazione, per la direzione artistica di Camilla Saraceni e Marco Cicolini, è pronta per la settima edizione che si terrà dal 26 aprile al 12 maggio. Quest'anno, il festival si propone di ampliare le sue collaborazioni, abbracciando una vasta rete di persone, luoghi e ricerche artistiche. Con l'obiettivo di essere un progetto multiculturale e internazionale che accoglie nuovi linguaggi e forme artistiche, Artinvita si presenta come una realtà trasversale aperta a artisti emergenti, performer, autori contemporanei e cineasti. Oltre alla ricca programmazione di spettacoli, il festival si concentra sempre più sulle arti visive, plastiche e multimediali, presentando ben cinque installazioni in quattro diverse location. L'inaugurazione è prevista per venerdì 26, alle ore 10, e inizierà con l'installazione di "Errore" all'Ente mostra dell'artigianato artistico abruzzese di Guardiagrele. A cura dell'artista Cristina Tarquini e del curatore d'arte Simone Marsibilio, "Errore" comprende due progetti: un'installazione e una serie fotografica che esplorano il concetto di percezione distorta e stereotipata. Il 28, nella chiesa sconsacrata di San Rocco ad Arielli, sarà possibile immergersi nell'opera "Le Bout du Monde - Pier to pier" dello scenografo e artista visivo Franck Jamin. L'installazione invita il visitatore a esplorare nuove prospettive attraverso la decostruzione dell'ambiente circostante.
Artinvita ha inoltre lanciato un bando per artisti under 35 residenti in Abruzzo, denominato "Zona Critica", nome mutuato da una frase del filosofo francese Latour in cui la "Zona Critica" indica «la sottilissima pellicola della superficie terrestre dove l'acqua ed il sottosuolo interagiscono». Zona Critica ha portato alla selezione di tre opere da esporre nelle gabbie di ZooArt a Ortona. In questa sede agli artisti è stato chiesto di interfacciarsi con gli spazi angusti delle gabbie di ZooArt Ortona, spazio noto per le gabbie che negli anni '80 contenevano animali, riqualificati come "camere" espositive da Gabriele Orlando Lacché e dalla sua cooperativa per gli eventi estivi. Questa esposizione collettiva, intitolata "Superfici: profondità ristrette", includerà anche opere di artisti internazionali. Il festival arriverà il 5 maggio al Castello di Semivicoli, con l'inaugurazione dell'opera "Still Life" dell'artista Marsigliese Max Sister. L'opera, realizzata in collaborazione con l'Institut Français e il progetto Nouveau Grand Tour, esplora i concetti di natura e trasformazione.