Fisco, imprese fantasma e finti fallimenti, maxi sequestro ad un imprenditore teatino

8 Agosto 2013

Sigilli a un immobile del valore di 324 mila euro a San Salvo. L’imprenditore, un abruzzese di 53 anni, creava imprese fantasma in Basilicata per ottenere crediti fiscali con cui “compensava” i debiti con l’erario accumulati nelle sue imprese in Abruzzo

CHIETI. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni mobili e immobili per un totale di circa 324 mila euro di proprietà di un imprenditore abruzzese, di 53 anni, indagato per aver truffato l'Inps dal 2009 al 2012: avrebbe infatti creato imprese fantasma a Lagonegro e Melfi (Potenza), da qui l'operazione denominata « Abruzzo-Basilicata Ghost to Ghost», per compensare i debiti con il fisco accumulati con le aziende operanti nel Teatino. In particolare agenti delle Fiamme gialle della Compagnia di Lauria (Potenza), insieme a quelli della Compagnia di Vasto ( Chieti) hanno sequestrato un immobile sito in San Salvo. L'accusa per l'uomo è di truffa aggravata allo Stato.

Durante le indagini, è stato scoperto che l'imprenditore, che opera a San Salvo, aveva creato in Basilicata nuove società a responsabilità limitate con sedi legali fittizie a Melfi e Lagonegro e con patrimoni inconsistenti, poi le metteva in liquidazione, «al fine di rendere vana e infruttuosa - hanno spiegato gli investigatori - qualsiasi futura pretesa erariale». L'uomo però, dal 2009 al 2012, ha presentato in banca diversi modelli F24 delle società «fantasma», indicando crediti fittizi relativi all'Iva e all'Irpef, «per compensare i debiti» delle aziende abruzzesi ma è stato scoperto dalla Guardia di Finanza che ha eseguito il provvedimento di sequestro.

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