Fondi statali straordinari per eliminare la crisi idrica

Guardiagrele, primo vertice dal prefetto per risolvere il problema acqua Nuovo incontro il 20, la Sasi presenta i piani di manutenzione dell’acquedotto

CHIETI. Dallo Stato alla Regione presto fondi straordinari milionari per mettere fine alla perenne emergenza idrica, ma non con l’interconnessione Verde-Avello dal costo stimato di circa 20 milioni di euro, progetto che tramonta per sempre. Prospettato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, il finanziamento è il dato che spicca dal primo vertice sull’acqua nell’assetato comprensorio pedemontano, sei Comuni, servito dal vecchio acquedotto dell’Avello. Organizzato dal prefetto, Fulvio De Marinis, il tavolo istituzionale tenuto ieri in prefettura è soltanto il primo di una serie di appuntamenti operativi, con il prossimo fissato al 20 gennaio, quando dovranno essere già pronti i progetti che il gestore Sasi spa preparerà nei prossimi 15 giorni.

Qualcuno, come Nello Iacovella, portavoce del Comitato civico, parla di «data storica in un clima di grande collaborazione», poiché ieri la crisi guardiese dell’acqua ha visto riuniti tutti insieme come mai era accaduto rappresentati di governo, Regione, Provincia, amministrazione comunale, opposizione e Comitato civico.

Legnini spiega che è stata «affrontata la necessità di un progetto strutturale che consenta di superare, in via definitiva, una situazione non più sostenibile per famiglie e imprese. Parallelamente», prosegue l’esponente del governo, «all’individuazione di soluzioni più immediate per alleviare l’emergenza idrica, affidate agli enti competenti per le opere acquedottistiche e alle autorità locali. Si può lavorare per definire un progetto preliminare d’intervento da sottoporre al governo centrale e alla Regione per farne oggetto di un intervento straordinario».

Per la Regione c’erano l’assessore ai lavori pubblici e servizio idrico integrato Angelo Di Paolo e quello alla protezione civile, Gianfranco Giuliante. Il presidente della Sasi, Domenico Scutti, si orienta verso progetti di sostituzione sistematica di tutti i tratti della rete di distribuzione che l’imminente opera di “sezionatura” rivelerà come i maggiori indiziati delle perdite di acqua, stimate nel 50% del flusso erogato dai serbatoi di Pennapiedimonte e Bocca di Valle. «È la visione più realistica», conferma il sindaco, Sandro Salvi, «ora che appare definitivamente irrealizzabile per questioni finanziarie l’interconnessione con il Verde. Quindi deve preoccuparci», prosegue, «l’eventuale ritorno dell’emergenza come quella vissuta tra la scorsa estate e l’autunno, e per questo abbiamo fatto la nostra parte col protocollo siglato in municipio a maggio tra Sasi e Aca. Accordi e progetti», annota il sindaco, «vanno bene, ma poi quel che si decide deve essere concretizzato».

Per Simone Dal Pozzo, con la capogruppo Gianna Di Crescenzo e Carla Altorio in rappresentanza dell'opposizione «tutti devono fare ora la propria parte, a cominciare dalla Regione».

Francesco Blasi

©RIPRODUZIONE RISERVATA