«Forte ha ragione sul cemento»

Acerbo e Marra (Prc): c'è affarismo dietro la smania di costruire

VASTO. «Viva l'arcivescovo! Stop al cemento». Lo hanno detto il consigliere regionale Maurizio Acerbo e l'assessore comunale Marco Marra, di Rifondazione comunista, dopo l'intervento del vescovo Bruno Forte contro la cementificazione che rischia di rovinare Vasto.

Venerdì mattina Forte è intervenuto in municipio in visita pastorale. Il presule ha incontrato gli amministratori comunali e i dipendenti dell'ente. Poi un breve intervento nella sala consiliare dove ha parlato di disagio sociale, cementificazione che rischia di rovinare Vasto, «una delle più belle città della regione» e di turismo. Proprio sull'espansione edilizia registrata dalla città, il vescovo ha chiesto: «Che cosa ne pensa il consiglio comunale? Perché tutte queste nuove costruzioni?

E' una situazione che sorprende e che lascia interrogativi. So che molti appartamenti nuovi sono sfitti. Dunque, o ci sarà un'espansione demografica e allora bisognerà prepararsi per creare i servizi per farvi fronte o avremo un gran numero di case disabitate».  Su queste domande ieri sono intervenuti Acerbo e Marra. «Leggere sui giornali le parole dell'arcivescovo Forte contro la cementificazione è per noi una boccata di ossigeno.

Di solito siamo accusati di estremismo o ideologia quando poniamo il problema di contrastare l'espansione a macchia d'olio della cementificazione e rivendichiamo il diritto della comunità a città vivibili. Purtroppo in gran parte dell'Abruzzo, e non solo a Vasto, incultura, affarismo e clientele», scrivono Acerbo e Marra, «hanno spinto le amministrazioni a estendere sempre più le previsioni edificatorie.

In tutto l'Abruzzo c'è un immenso patrimonio di case sfitte ma si continua a costruire. A Vasto lo sviluppo edilizio che ha suscitato il disappunto dell'arcivescovo non è opera dell'attuale giunta, ma degli strumenti urbanistici risalenti all'amministrazione di centrodestra guidata da Giuseppe Tagliente.

L'attuale amministrazione di centrosinistra ha modificato e ristretto le norme tecniche attuative del piano regolatore e posto un vincolo edificatorio lungo il tratto costiero ad est del tracciato ferroviario. Ma bisogna modificare in toto l'attuale piano regolatore. Speriamo», concludono Maurizio Acerbo e Marco Marra, «che le sagge parole dell'arcivescovo aiutino il centrosinistra vastese a dare maggiore impulso alla urbanistica e che rappresentino l'occasione di riflessione per la politica abruzzese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA