L'INCHIESTA GIORNALISTICA

Fughe di gas, il caso di Cupello torna in tv e approda in Parlamento

Allarme per le perdite degli impianti di metano presenti in provincia di Chieti e di Teramo, Grippa (M5S) presenta un'interrogazione 

CUPELLO. "La Grande Fuga", inchiesta di Report Rai, svela perdite in atmosfera dell'impianto Stogit/Snam di stoccaggio Fiume Treste a Cupello e un'altra perdita alla centrale gas Eni a Pineto. 

A rilanciare l'allarme è il Coordinamento no hub del gas che sottolinea come ieri "il programma Report di RaiTre con l'inchiesta "La Grande Fuga" ha svelato la realtà degli impianti di metano in Italia, Abruzzo compreso, con notevoli perdite diffuse in atmosfera di questo pericoloso gas serra che contribuisce non poco alla crisi climatica in atto, oltre che di altre sostanze del ciclo produttivo".

Nei mesi scorsi gli attivisti del Coordinamento no hub del gas hanno accompagnato in questo viaggio nei siti "fossili" abruzzesi Manuele Bonaccorsi, il giornalista di Report, e il tecnico James Turitto, dell'Organizzazione non governativa statunitense "Clean Air Task Force", dotato di una speciale telecamera che consente di rilevare le perdite.

Due infatti gli impianti abruzzesi entrati nell'inchiesta giornalistica: lo stoccaggio gas Fiume Treste a Cupello, uno dei più grandi d'Europa della Stogit (gruppo Snam), e la centrale di raccolta gas Eni di Pineto, che veicola il gas estratto in mare dalle piattaforme.

Quest'ultimo impianto, ricorda il coordinamento, era stato oggetto di un precedente scoop della Reuters lo scorso anno, con le immagini di una grossa perdita da un serbatoio che avevano fatto il giro del mondo. Eni era intervenuta per tappare la perdita. Ma è stata trovata un'altra perdita a pochissima distanza dalla precedente. Lo stoccaggio gas Treste, sottolinea ancora il coordinamento, è classificato quale impianto a rischio di incidente rilevante. 

Questi siti sono sotto il controllo di Ministero della transizione ecologica, Regione Abruzzo e Arta. 

E le fughe di gas metano in Abruzzo arrivano in Parlamento. La deputata Carmela Grippa (M5S) presenta un'interrogazione al Ministro della transizione ecologica proprio a seguito di quanto appreso nell'’inchiesta della trasmissione Report. 

“La crisi climatica", dice la deputata, "con i suoi danni è un tema al centro di grandi dibattiti e che richiede grandi decisioni per il futuro ma è fondamentale tenere alta l’attenzione anche sui territori dove nel silenzio essa potrebbe essere alimentata. Non è più tempo di tollerare ma quello di intervenire con maggiore attenzione. Ecco perché ho chiesto al ministro Cingolani e al ministro della Salute come intendono intervenire dopo che un servizio inchiesta ha svelato importanti e allo stesso tempo preoccupanti elementi che gridano di essere presi in considerazione”.

“Sarà importante", conclude Grippa, "capire con che frequenza avvengono le emissioni di gas in atmosfera e soprattutto se non si intenderà provvedere a controlli esterni nei siti e o a prevedere sanzioni in caso di violazioni della discontinuità delle emissioni dai siti”.