Geriatria, il reparto chiude

Infermieri: lo stop dell'assistenza danneggia i pazienti

CHIETI. Rischio di chiusura per due mesi del reparto di geriatrica del policlinico di Colle dell'Ara. Il reparto con 16 posti letto ospita quasi il doppio di pazienti che hanno bisogno di cure. Gli anziani per lo più sono sistemati lungo i corridoi. La decisione sarà presa questa mattina durante un incontro che l'azienda sanitaria terrà con gli infermieri. Una scelta che viene giudicata grave e preoccupante dal personale in quanto gli anziani saranno dirottati altrove, nei reparti di medicina e semeiotica medica, mentre gli infermieri saranno messi a disposizione a copertura di altri turni e in altri reparti. «E' una decisione che contestiamo», fanno sapere gli infermieri che oggi alle 14 incontreranno una responsabile Asl, «non è giusto che per questioni di organizzazione e di carenza di personale si possa decidere di chiudere un reparto che già oggi è in affanno. Attualmente oltre ai posti letto ci sono 10 barelle lungo i corridoi, una situazione difficile che crea problemi ai ricoverati e ai loro famigliari. La chiusura del reparto è un fatto grave da scongiurare». Quello del sovraffollamento di geriatria è un tema irrisolto che è destinato ad aggravarsi nel periodo estivo, quando si sommano diversi problemi: il caldo, le complicazioni respiratorie dei pazienti, ma anche il fatto che la Asl ha meno personale per i normali turni di ferie. «Anche lo scorso anno si era posto l'identico problema ma il reparto è stato chiuso venti giorni ed è stato difficile spiegare il blocco ai malati», ricordano gli infermieri, «ci saremmo aspettati la risoluzione del problema non una chiusura che per giunta si estende a due mesi e forse, come accaduto per dermatologia il reparto dopo un periodo di fermo è stato chiuso. Il problema delle ferie esiste ma non è giusto che gli infermieri di geriatria siano costretti a essere i tappabuchi». C'è un altro aspetto che gli infermieri non dicono: il paziente anziano spesso è un «peso» anche per la famiglia, e in estate questo problema diventa ancora più desolante. «Abbiamo ogni giorno tante richieste di ricovero e d'estate con l'impennata del caldo il numero delle persone da ospitare è in aumento», fanno presente gli infermieri, «gli anziani sono fragili, hanno bisogno di una attenzione particolare, e non certo giova loro che siano trasferiti in altri reparti con altri medici e infermieri. Tutto questo lo faremo presente ai dirigenti Asl, vogliamo credere che le nostre osservazioni siano accolte, che si discuta in un clima sereno, che non ci siano imposizioni. Riteniamo che soluzioni alternative alla chiusura di geriatria. Noi ci aspettiamo che la struttura sia potenziata con più personale, medico e infermieristico. Non è un mistero che la popolazione invecchia che c'è sempre più necessità di servizi di assistenza geriatrica, la risposta non può essere la chiusura di un reparto che è già in condizioni di superlavoro».

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