Giovane aggredito e pugnalato al ventre

Le telecamere di un negozio lo riprendono mentre barcolla e poi si accascia. È stato operato d’urgenza al Renzetti

LANCIANO. Un giovane si aggira all’alba, tra i vicoli del centro storico, con una ferita d’arma da taglio all’addome. È giallo a Lanciano, dove i carabinieri indagano sul misterioso ferimento di un 26enne del posto avvenuto la scorsa notte.

L’allarme è scattato ieri mattina, dopo il ricovero all’ospedale Renzetti del giovane, soccorso da alcuni passanti in via Dei Tribunali.

Ha una ferita da arma da taglio che gli squarcia l’addome. Lungo corso Roma e in alcuni vicoli della zona ci sono copiose macchie di sangue.

I militari pensano subito a un’aggressione o una lite culminata con il ferimento del ragazzo. Scattano le indagini, viene informata la Procura della Repubblica.

Le telecamere di un negozio di elettronica di corso Roma hanno ripreso il giovane, due minuti dopo le 5, mentre vagava per il centro storico. Le immagini lo hanno immortalato mentre imbucava il Vico 12, barcollante.

Indossava pantaloncini al ginocchio, una camicia a mezze maniche o una t-shirt, con uno squarcio a destra, sul ventre, dal quale fuoriesce molto sangue.

Il giovane ha attraversato corso Roma e si è infilato nel vicolo di fronte, come testimonia la scia sangue che ha lasciato in strada. Quindi è sceso verso via Dei Tribunali e qui, sulle scalette accanto a una fontanina dell’acqua, si è accasciato svenuto. Qui è stato soccorso da alcuni passanti.

Alle 6,30 era già sotto i ferri dei chirurghi dell’ospedale Renzetti, che lo hanno operato dopo che il Pronto soccorsodel presidio sanitario lo ha stabilizzato.

L’intervento è durato circa un’ora. Le condizioni del giovane non sono giudicate gravi dai medici, poiché il taglio è stato abbastanza superficiale, non ha reciso vasi importanti né ha leso gli organi.

Dopo l’operazione è stato ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di Chirurgia. Secondo il primario Lorenzo Mazzola potrà essere dimesso nel giro di 3-4 giorni.

Ai medici il giovane ha detto di essersi ferito da solo, in un gesto autolesionistico. I carabinieri non escludono questa versione, ma vagliano anche altre ipotesi.

«Al momento gli accertamenti condotti hanno escluso responsabilità di terzi», si limita a dire nel pomeriggio il capitano Massimo Capobianco, comandante della compagnia dei carabinieri di Lanciano. Il 26enne, della città frentana, lavorerebbe come barista o cameriere. Pare che finora non abbia mai avuto a che fare con le forze dell’ordine.

Stefania Sorge

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