Giro a rischio, appello del sindaco
Scaricaciottoli: mi auguro che le strade vengano riparate
PAGLIETA. “Buca..., buca con acqua..., buca con fango..., sasso...”: era il 1961 quando Ugo Tognazzi, nel film “Il Federale”, anticipava ciò che il sidecar, del quale era alla guida, avrebbe incontrato. Strade di altri tempi, si dirà. La sorpresa è sapere che qualcosa del genere avviene anche nei giorni nostri lungo le strade della provincia di Chieti che dovrebbero ospitare la settima tappa (San Salvo-Pescara) del Giro d’Italia del prossimo 10 maggio.
A volte capita che gli organizzatori delle corse ciclistiche amatoriali, segnalino prima della gara oltre alle curve pericolose e alle discese rischiose, la carreggiata dissestata e le eventuali buche presenti lungo il percorso. A distanza di 36 giorni dalla tappa del Giro, la soluzione del degrado delle strade rimane in alto mare: su 162 chilometri di tappa, 41 hanno bisogno (secondo una relazioni dei tecnici della provincia) di urgenti interventi, costo stimato 3 milioni di euro che non ci sono.
«Mi auguro che tutto si risolva e che la tappa possa passare, per i nostri paesi il Giro rappresenta una visibilità proficua», afferma il sindaco di Paglieta, Nicola Scaricaciottoli.
La tappa dovrebbe attraversare il suo territorio sulle strade provinciali 118, 117 e 97. Preoccupano in modo particolare i 3,5 chilometri in discesa della “Traversa di Paglieta” che definire pericolosi è usare un eufemismo.
«Queste e altre strade», afferma Marco Aruffo della Asd Enzo Paglieta, gruppo ciclistico con 30 iscritti, «sono percorse dai cicloamatori giornalmente con grave pericolo a causa del loro stato. Su di esse organizziamo anche delle gare ciclistiche soprattutto per i giovani e siamo costretti a scegliere dei percorsi che abbiano meno buche, quelle più grandi però le segnaliamo alla partenza». (m.d.n.)
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