Giro di squillo, indagini chiuse

26 Maggio 2010

Clientela selezionata nei due locali della costa, a Francavilla e Roseto: imprenditori, avvocati, giudici, medici e professionisti dell'area Chieti-Pescara. Cinque indagati gevolazione e sfruttamento della prostituzione


CHIETI. Giro di squillo al Taix di Francavilla e all'ex Angelo azzurro di Roseto, la procura ha chiuso le indagini. Nel luglio del 2008 i night furono sequestrati. Cinque gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla agevolazione e sfruttamento della prostituzione. Clientela selezionata nei due locali della costa che ogni sera richiamavano imprenditori, avvocati, giudici, medici, professionisti dell'area Chieti-Pescara.

Venti euro per trascorrere un quarto d'ora con una entraineuse. Ma dietro quella «normale» attività di locale notturno, secondo gli investigatori della Mobile, si celava lo sfruttamento delle ragazze, dipendenti dei locali, quasi tutte dell'Est europeo. Le indagini della polizia sono scattate nel 2006.

Alcune giovani entraineuse avevano denunciato di essere tenute in un vero e proprio stato di soggezione. Pagate con uno stipendio mensile, 1500, 2000 euro, dovevano riportare ai gestori del night il provento di quanto avuto dai clienti con i quali si erano intrattenute in rendez vouz sessuali, prevalentemente consumati in camere di albergo o nei pied à terre.

Pedinamenti, appostamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche le attività degli uomini della squadra mobile in collaborazione con i colleghi della polizia amministrativa. I night club sono stati tenuti sotto controllo costante per due anni. Operazioni che sono culminate con il sequestro dei due locali nel luglio del 2008. Il provvedimento fu richiesto dal magistrato procedente, la sostituto procuratore Marika Ponziani e firmate dal giudice per le indagini preliminari Marco Falmini.

Gli indagati per associazione per delinquere finalizzata alla agevolazione e al favoreggiamento della prostituzione sono il proprietario dei due locali Rocco Francesco Di Renzo, 61 anni, di Chieti; il fac totum Jari Simca, 57 anni, di nazionalità ceca, entrambi assistiti dall'avvocato Italo Colaneri; Cristian Angelucci, 37 anni, di Francavilla, quello considerato una sorta di «testa di paglia», assistito dall'avvocato Goffredo Tatozzi; Carmine Tonino, 43 anni, di Vasto, assistito dall'avvocato Alessandro Orlando; Beatriz Hermozilla Gabriel, 53 anni e Enriquez Vigo, di 34 anni, argentini, assistiti dall'avvocato Carmine Verde.

Contro il sequestro dei locali venne inoltrato appello al tribunale del riesame che accolse l'istanza. Riaprì il Taix di Francavilla mentre l'ex Angelo azzurro sembra che svolga attualmente solo attività di discoteca. Contro il dissequestro il Gip del tribunale di Chieti propose ricorso in Cassazione ma i giudici della corte romana hanno ritenuto inammissibile l'impugnazione.

Durante le intercettazioni telefoniche della polizia di stato vennero fuori peraltro le conversazioni di due giudici di Chieti, frequentatori del locale. Uno dei due parente del proprietario. I magistrati vennero messi sotto inchiesta dalla procura di Campobasso. Per uno in particolare la questione appariva delicata proprio perché aveva trattato alcune cause che riguardavano il proprietario dei locali notturni e perché frequentava il night insieme a un medico al quale erano state affidate diverse consulenze dal tribunale.

Ma gli inquirenti molisani ritennero non ci fossero elementi sufficienti a formulare una accusa e quindi hanno prosciolto i due magistrati.

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