Le indagini dei Carabinieri forestali sul luogo dell'incendio

Gissi: boschi in fiamme, trovati causa e responsabile

I Carabinieri forestali impiegano un nuovo sistema d'indagine e riescono ad incastrare un 65enne di Carpineto Sinello: accese un focolaio per ripulire un terreno incolto

GISSI. L'incendio che il 5 gennaio scorso distrusse boschi e campi a Carpineto Sinello fu innescato da un focolaio acceso per ripulire un terreno incolto. E l'uomo che accese quel focolaio è stato individuato a denunciato dai carabinieri forestali di Gissi grazie anche a un nuovo sistema di indagine, il Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.), protocollo operativo che si basa su modelli geometrici di propagazione ed indicatori.

A finire nei guai, secondo una nota degli stessi carabinieri, è stato un 65enne conduttore di un fondo agricolo della zona che quel giorno decise bruciare rami secchi e altro. Peccato che perse il controllo delle fiamme e che queste ultime, sospinte dal vento, si estesero fino a bruciare circa 19 ettari, di cui 4 boschivi (macchia mediterranea) e 15 non boschivi (incolti e seminativi) in località “Policorvo” di Carpineto Sinello . Nei giorni successivi  all’incendio la Stazione carabinieri forestale di Gissi ha svolto attività-info investigativa e d’indagine tecnica per risalire alle cause del rogo ed al responsabile. Per individuare l’area ed il punto d’insorgenza dell’incendio è stato impiegato il Metodo delle Evidenze Fisiche, protocollo operativo che si basa su modelli geometrici di propagazione ed indicatori. L’intera superficie percorsa dal fuoco è stata perlustrata e perimetrata dai militari in cerca delle tracce sulla vegetazione e sul terreno che indicassero le modalità del passaggio del fuoco.

I Carabinieri forestali sono riusciti a determinare l’esatto punto di insorgenza delle fiamme, corrispondente al focolaio acceso per ripulire il terreno incolto. Da qui sono iniziati gli accertamenti per risalire all’identità del responsabile. L'uomo èp stato denunciato per incendio boschivo colposo alla procura della Repubblica di Vasto.