Giulianova-Pescara, pari e rimpianti

Biancazzurri in dieci: segna Zizzari, replica Garaffoni nel finale.

GIULIANOVA. Bel derby, il pari è il risultato giusto, proprio perché lascia scontenti entrambi: il Giulianova che ha acciuffato l’1-1 nel finale dopo aver disputato una grande prova e sciupato diverse occasioni da rete; e il Pescara che ha assaporato fino all’86’ il dolce sapore della prima vittoria esterna pur avendo giocato con un uomo in meno dal 39’ del primo tempo. La sfida del Fadini ha mantenuto fede alle premesse della vigilia. Bella cornice di pubblico sugli spalti, tifo corretto e spettacolo in mezzo al campo. Tante occasioni da rete, più per merito del Giulianova che del Pescara. Una sola novità alla lettura delle formazioni: Bitetto ha lasciato in panchina Carratta e ha fatto giocare Dezi a centrocampo; undici annunciato, invece, per Cuccureddu che ha dovuto fare a meno di Olivi e Gessa, infortunati.

Impressionanti i giallorossi: hanno corso dall’inizio alla fine, mettendo alle corde i biancazzurri fino a quando non hanno pareggiato i conti. Ritmo e organizzazione di gioco con un Campagnacci scatenato. Pressoché inoperoso il portiere Dazzi. Solido, ma compassato il Pescara. Non all’altezza delle precedenti esibizioni. Il migliore è stato l’estremo difensore Pinna e questo la dice lunga su una sfida tirata, caratterizzata da un finale di primo tempo in cui è accaduto di tutto: l’espulsione di Mengoni, il rigore di Croce respinto da Pinna e il gol di Zizzari. Tutto in 4’, dal 39’ al 43’. L’episodio scatenante è stato il primo: Dettori a terra, l’arbitro non ha fischiato il fallo, il Giulianova ha continuato a giocare e ha tirato in porta. Azione finita, ma Mengoni si è avventato su Carbonaro, reo di aver concluso in porta. Una manata in faccia, un parapiglia e l’arbitro ha espulso il difensore e ha assegnato il calcio di rigore, perché “l’aggressione” è avvenuta in area.

Dal dischetto tiro centrale di Croce, Pinna ci è arrivato con un piede e ha respinto. Qualche minuto e dall’altra parte Bonanni ha pennellato un cross al bacio per la testa di Zizzari: palla in rete. Il Giulianova non ha accusato il colpo. La squadra più giovane del girone ha reagito colpendo una traversa con Vinetot. Nella ripresa giallorossi all’assalto e Pescara sulla difensiva. All’inizio, biancazzurri contro l’arbitro Carbone di Napoli (chiaramente inadeguato) per un fallo di Garaffoni su Carboni che avrebbe meritato il secondo cartellino giallo che, però, non è arrivato. Ritmo forsennato e così Cuccureddu, non avendo centrali difensivi in panchina, ha inserito un terzino, Zanon, per un’ala, Carboni, al fine di riequilibrare la squadra. Ma la spinta del Giulianova non si è esaurita, anzi è lievitata. Nel giro di 10’ tre occasioni: al 13’ e al 18’ bravo Pinna, rispettivamente, su Campagnacci e Melchiorri; al 23’ Dezi ha sciupato una ghiotta occasione da rete. E il Pescara? Il solito: dopo il gol ha badato solo a difenderlo senza cercare il colpo del ko.

Era già accaduto a Cava e a Lanciano. Ma questa volta ha potuto esibire l’alibi dell’inferiorità numerica. Di non poco conto, dovendo giocare nella bolgia del Fadini contro avversari indiavolati. Biancazzurri alle corde: al 28’ è stato Tognozzi a salvare sulla linea su Campagnacci. E quando ormai il più sembrava fatto, ecco il pareggio di Mirko Garaffoni sugli sviluppi di un angolo. Un altro gol incassato nel finale, come nelle altre due trasferte di campionato. Altri due punti lasciati per strada. Ma pur sempre il giusto premio alla pressione e agli attacchi del Giulianova. 1-1 firmato proprio dal capitano che i biancazzurri avrebbero voluto espulso in avvio di ripresa. Il Pescara ha avuto un colpo di coda, ma al 46’ Artistico ha tirato alto sulla traversa da buona posizione.