Gli alleati bocciano la giunta

Carbone (Fli): equilibri precari, servono forze nuove

CHIETI. «È necessario rivedere gli equilibri di questa amministrazione. Mi sembra improbabile che questa maggioranza abbia la capacità di ricompattarsi in poco più di 24 ore». Alessandro Carbone, capogruppo comunale e segretario provinciale di Fli, boccia i suoi alleati e reclama una poltrona in giunta. Duro anche il Pd: «La coesione in maggioranza è solo propaganda politica».

Il giovane consigliere comunale eletto nelle fila del Pdl e poi passato nel gruppo di Futuro e libertà fotografa una maggioranza a pezzi e chiede senza mezzi termini una rappresentanza in giunta. «Voglio ribadire» afferma Carbone «che a noi del Fli per poter lavorare non serve un posto in giunta e lo stiamo dimostrando con i fatti. Non saremo noi a chiedere poltrone ma ritengo che a questo punto sia il caso di rivedere l'assetto di questo esecutivo».

Parole che arrivano come un macigno sul groppone del sindaco Umberto Di Primio impegnato a stilare, con dirigenti, giunta e consiglieri di maggioranza, il piano operativo dell'amministrazione nel conclave di Mamma Rosa che si è concluso ieri subito dopo pranzo. Un summit di due giorni voluto dal primo cittadino per rinsaldare le redini di una coalizione piena di problemi. Per questo il sindaco aveva richiamato consiglieri e giunta ad una maggiore attenzione. Raccomandazioni ignorate da Carbone, comunque presente e partecipe al conclave di Mamma Rosa. «Dal marzo del 2010 sono cambiate molte cose nella compagine di questa maggioranza, specie in termini di equilibri» sottolinea il capogruppo del Fli «tra consiglieri, forze politiche ed esecutivo».

Un'osservazione limpida seguita da un avvertimento più o meno diretto al sindaco sul peso che, d'ora in avanti, potranno avere in consiglio i voti dei due consiglieri del Fli rappresentato in Comune anche da Silvio Tavoletta. «Il cambiamento del quadro politico della maggioranza va tenuto in considerazione» riprende Carbone «quando ci saranno provvedimenti importanti da approvare».

Una sorta di out-out che, secondo il segretario cittadino del Pd Enrico Iacobitti, mette in luce tutte le difficoltà della maggioranza. «Le affermazioni del sindaco Di Primio da Mamma Rosa sono semplice propaganda perché i fatti lo smentiscono clamorosamente. Non è vero» sostiene Iaconitti «che le opposizioni non hanno digerito la sconfitta alle urne. Noi siamo propositivi in aula e nelle commissioni ma davanti a noi vediamo un semplice cartello elettorale». Iacobitti definisce la macchina comunale immobile e ricorda l'autogol del bilancio consuntivo approvato con un emendamento della stessa maggioranza.

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