Gli alunni trascorrono una notte nel museo

Due classi delle elementari di Olmo di Riccio al Santo Spirito tra laboratori didattici e sacchi a pelo

LANCIANO. Non è riuscito a dormire quasi nessuno dei circa trenta bambini della scuola elementare Olmo di Riccio venerdì notte al Polo museale Santo Spirito. Troppa l’adrenalina nel sentirsi, per una intera notte, dei provetti archeologi, esploratori, scienziati e astronomi, per di più in presenza dei compagni di classe. Si chiama “Una notte al museo” il progetto inaugurato venerdì notte dalle classi terze delle sezioni A e B della scuola primaria di Olmo di Riccio.

Una trentina di bambini di 7 e 8 anni sono stati protagonisti (dietro il pagamento di una piccola quota) di un’avventura che non dimenticheranno facilmente: dormire in un museo. I bambini, tutti muniti di sacco a pelo e il necessario per i cambi e l’igiene personale, sono stati accompagnati dalle famiglie al Polo museale alle 21, un’orario in cui di solito di dovrebbe filare dritti a letto. Non è stato così per i piccoli esploratori del comprensivo don Milani. Ad attenderli, oltre agli insegnanti, tutta una serie di attività e laboratori pensati per loro dallo staff del museo frentano. Via, dunque, ai laboratori di archeologia, lezioni pratiche di lavorazioni dell’argilla, caccia al tesoro e documentari da cui sono scaturite domande, disegni, dibattiti.

A sorpresa per i piccini sono arrivati anche alcuni rappresentanti dell'associazione Astrofili Frentani. La sala conferenze del Polo museale si è trasformata quindi, tra lo stupore dei bambini, in uno splendido planetario. Ai piccoli sono state fornite alcune nozioni essenziali di astronomia come il sistema solare, le stelle, la galassia. Tutto nell’arco di una intensissima notte. Tanto che a mezzanotte i piccoli non volevano saperne di andare a dormire chiedendo di sgranocchiare qualcosa e restando in piedi a giocare con i maestri fino alle tre del mattino.

«Noi insegnanti non abbiamo dormito nemmeno un minuto», raccontano Edda Scatozza, Rita Milantoni, Maurizio Fuoco e Angela Di Castelnuovo, «e nessuno ci paga o ci fa recuperare queste ore. Ma abbiamo fatto questo con amore per i bambini e lo rifaremmo volentieri altre cento volte. Ringraziamo lo staff del Polo museale e l’amministrazione comunale che ha fatto in modo che questo sogno diventasse realtà». E tra 15 giorni si replica con altre due classi della scuola elementare di Marcianese.

Daria De Laurentiis

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