I candidati di Vasto: ecco perché dovete votarci

Chiusi i comizi, gli ultimi appelli per gli elettori dagli aspiranti sindaci Montemurro, Desiati, Cieri, Menna e Laudazi

VASTO. Comizi di chiusura e ultimi appelli al voto. Si è conclusa venerdì la campagna elettorale dei cinque candidati sindaci in corsa per le elezioni comunali. Fatta eccezione per Francesco Menna (centrosinistra) che ha tenuto il suo discorso conclusivo nel suo quartiere, in via Ciccarone, tutti gli altri aspiranti alla fascia tricolore si sono alternati tra piazza Diomede e piazza Pudente, nel centro storico cittadino, destreggiandosi tra curiosi, sostenitori e simpatizzanti.

Ad aprire la lunga sequenza degli appelli al voto, alle 17,45, è stato Massimiliano Montemurro (polo centrista), il primo ad essere sorteggiato. «Perché devono votarmi? Sono una persona semplice che si è messa in gioco, insieme ad una squadra giovane e competente, perché ama Vasto», è la risposta di Montemurro, «perché attribuendo il consenso alle mie liste, composte da candidati che non hanno mai fatto politica, avremo più servizi e meno tasse. Per raggiungere questi risultati non esiteremo a metterci contro i poteri forti».

Alle 19 è toccato a Massimo Desiati (centrodestra e movimenti civici), che ha scelto piazza Diomede per il comizio di chiusura. «Siamo convinti che la nostra azione, portata avanti con metodo, con energia e con un buon programma, farà tornare Vasto la vera Vasto dopo dieci anni di disattenzione e di sciatteria», ha commentato il candidato sindaco della coalizione, sostenuto da cinque liste.

Il suo bersaglio preferito, in queste settimane di campagna elettorale, è stato Menna, il quale, a sua volta, prima di «appellarsi al cuore dei vastesi per costruire la città del futuro», ha annunciato i criteri che utilizzerà per la sua giunta, nel caso in cui venisse eletto. «Non conterà solo il consenso come criterio di composizione del nuovo esecutivo», ha rimarcato il candidato sindaco del centrosinistra, «ma soprattutto le competenze, che sono già state valutate in sede di scelta dei 120 candidati della coalizione, che sono tutti validi e sarebbero tutti titolati per un incarico da assessore».

Cerca un varco nella voglia di cambiamento Ludovica Cieri (Movimento 5 stelle), l’unica donna in corsa per lo scranno più alto di Palazzo di città. «Siamo l’unico cambiamento possibile», sottolinea la candidata pentastellata, «il resto lo abbiamo già visto, è sotto gli occhi di tutti. Non possiamo illuderci che il cambiamento venga portato dai giovani presenti nelle liste. Non saranno loro ad entrare in consiglio comunale, ma le solite persone che amministrano da 20 o 30 anni. Ai vastesi chiedo di non sprecare questa occasione, di compiere un atto di coraggio e di darci fiducia», conclude la Cieri.

Mette in guardia dai partiti Edmondo Laudazi, candidato sindaco di due liste civiche, Il Nuovo Faro e Rinascita Vastese. Ieri sera, nel comizio che ha tenuto alle 20,15, in piazza Diomede, affiancato dal consigliere regionale Mario Olivieri e da Giulio Borrelli, presidente del Movimento civico abruzzese, Laudazi ha ribadito le ragioni della sua candidatura e invitato gli elettori a votarlo. «Per Vasto è arrivato il momento di reagire con forza», sostiene Laudazi, «il sistema dei partiti, quello tradizionale, appare incapace di dare risposte come ha ampiamente dimostrato in un ventennio. Il centrosinistra continua a fare quello che ha fatto negli ultimi dieci anni, mentre il centrodestra vuole tornare a governare ripercorrendo schemi vecchi e antichi. Solo noi possiamo illuminare la città e rilanciarla».

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