I dipendenti dell'Ara in sciopero

1 Febbraio 2011

Allevatori, i lavoratori da 10 mesi senza stipendi

PESCARA. I dipendenti dell'Ara (Associazione regionale allevatori d'Abruzzo) che aderiscono ai sindacati Fai-Cisl e Flai-Cgil denunciano «lo stato di gravissimo abbandono in cui si trova la loro azienda».

«Da dieci mesi», si legge nel documento delle segreterie regionali dei due sindacati, «i lavoratori non percepiscono né lo stipendio, né i rimborsi per la loro attività, che pure prestano puntualmente in favore delle aziende di allevamento abruzzesi».

Per questo motivo, i sindacati annunciano che, a partire dal 7 febbraio prossimo, i «lavoratori dell'Ara cesseranno ogni attività fino a quando non saranno pagate 10 mensilità di stipendio arretrato, e relativi rimborsi; e fino a quando non sarà definitivamente chiarito il quadro legislativo e istituzionale di supporto alla loro attività da parte della Regione Abruzzo, nell'immediato ed in prospettiva».

Il 7 febbraio, nella sede dell'Ara all'Aquila, si terrà un'Ssemblea di tutti i lavoratori delle sedi dell'Aquila, di Chieti, Pescara e Teramo. «E' totale», proseguono i sindacati, «la latitanza del consiglio di amministrazione dell'Ara, e dei suoi organismi direttivi, così come è drammatico il disinteresse dell'assessore regionale alle Politiche agricole, più volte sollecitato a convocare un tavolo di trattativa. L'azienda è allo sbando, in termini di prospettiva e di ripiano del debito nei confronti dei lavoratori, che si sono trasformati, loro malgrado, nei diretti finanziatori dell'Ara e, indirettamente, in fornitori di servizi gratuiti nei confronti del sistema delle aziende di allevamento abruzzesi».

In questo modo, prosdeguono i sindacati, «un intero settore risente di una colpevole assenza di strategie, e di un irresponsabile disinteresse da parte di tutti quei soggetti che, al contrario, dovrebbero assumere responsabilità precise nei confronti dei lavoratori, in primo luogo, ma anche nei confronti di un sistema produttivo che caratterizza la nostra Regione, e di cui ci si riempie inutilmente la bocca nei convegni».

I lavoratori dell'Ara, concludono i sindacati Cisl e Cgil, «sino ad oggi, sono gli unici che si sono assunti la responsabilità di condurre una indispensabile attività di supporto istituzionale alle aziende di allevamento abruzzesi, con la tenuta dei libri genealogici, con il controllo qualità del latte e delle carni, con i servizi di sanità veterinaria».

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